25.7.11

Madeleine

Oggi non scrivo.

Avrei la recensione dell'ultimo almanacco della fantascienza da postare, un facecook di qualche tempo fa, una descrizione di Bogotà, una poesia di Montale, un discorso sul senso del fumetto nel 2011, una cosa che mi era venuta in mente e già non mi ricordo più, un'idea sull'analisi di alcune canzoni, un giochino con delle sciarade, un rebus che mi è venuto in mente adesso mentre scrivevo "sciarade"... Fermi!

Catena di pensieri che si è sviluppata in quest'istante mentre scrivevo:
- "Sciarada": Dylan Dog 191
- "l'ascia lascia la scia" da Dylan Dog 26 "Dopo Mezzanotte"
- l'ascia che apre in due la testa di Groucho nella storia "Gnut" che avevo nel diario di terza superiore
- le poesie che scrivevo su quel diario
- arrivare a scuola con la prima corriera, le aule vuote, l'odore di detergente, nascondere ogni giorno un biglietto sotto il banco di quella ragazza che ti piaceva proprio tanto
- gli occhi di lei quando ti raccontava questa cosa e ti chiedeva se avevi visto qualcuno entrare
- il karate
- il dogi bianco da strattonare
- judo boy
- il cappello di Ken, il ragazzino amico di Sanshiro
- il tuo cappello, che hai perso e che ti ricordava diverse cose
- la nebbia fredda che ti conduce in un mondo irreale, e parli e ti accorgi che ce l'hai anche dentro
- la tua camicia rossa che d'inverno ti mettevi sempre senza niente sotto
- l'occhio nero che avevi un giorno che indossavi quella camicia e ti sei messo i capelli davanti che ti sembrava facesse così poeta maledetto
- quelle sere in cui c'era sempre qualcuno da ascoltare, e tu che pur di non vivere aiutavi gli altri a farlo
- il suo sorriso nel buio, quella volta che vi siete rivisti dopo non so quanti anni
- l'odore di borotalco

Si sono accavallate frenetiche, staffetta malinconica che scivola lungo la gola.
E' stato un breve istante. Breve.

Ora basta.
Oggi non scrivo.

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