20.7.11

Facecook: l'angolo cottura del mercoledì 6

"Vega Vega Vega verrà"









E quando viene, non ci sono storie: vuole mangiare vegano
Tra l'altro, è evidente che quel colorito arancione sia dovuto a un eccesso di carote nella dieta, con conseguente carotenodermia.

Stasera nessuna vacca morirà, a nessun pollo verrà torto il collo e del maiale non ci sarà niente da buttare: stasera salviamo la fauna di questo pianeta!

Che, sinceramente, io di mio sarei così
yabadabadoo!
Ma ogni tanto qualche sacrificio bisogna pur farlo. Oggi mi sacrifico io, e domani sacrificheremo sulla sacra piastra una fiorentina da un chilo!

Mangiare vegano significa evitare alimenti di origine animale, carne, uova, latticini, niente che abbia a che fare con lo sfruttamento degli animali.
Il campo in cui è stato coltivato il grano era stato arato usando un bue? Non si mangia!
Per coltivare il riso è stata deviata l'acqua di un fiume e sono morti dei pesci? Non si mangia!
Il tartufo è stato trovato sfruttando il fiuto di un apposito cane? Non si mangia!

E via discorrendo. Che anche se l'uomo è un animale pure lui, ai vegani non gliene frega un cazzo che per mangiare uno debba fare i salti mortali, e scapicollarsi per raccogliere funghi spontanei da alberi di 20 metri, nonché autoinfliggersi torture mangiando umeboshi. Rispetto per tutti gli animali tranne che per l'uomo, insomma.

Ma qui non siamo assolutamente polemici, non lo siamo mai, MAI!

Il menu della serata prevede:
- polpette di melanzane
- piselli alla cannella

Prendiamo un paio di melanzane e tagliamole a fette abbastanza spesse.
Cospargiamole di sale e lasciamole alla loro tristezza finché non le vedremo piangere lacrime amare, ignoriamole, smetteranno da sole.
Nel mentre tagliamo finemente una cipolla.

Riprendiamo le melanzane e tagliamole a dadini, passiamole velocemente in padella con un po' d'olio, lasciamole ammorbidire e prepariamoci a ridurle in poltiglia con un tritaverdure.
In mancanza del tritaverdure si può utilizzare qualunque altro metodo


L'importante è il risultato.
Alle nostre melanzane tritate con la cipolla ridiamo una botta di padella, in modo che si asciughino ancora un po'.
A 'sto punto, dato che l'uovo non me lo fanno usare 'sti cazzo di gli amici vegani, utilizziamo del pangrattato e della mollica di pane raffermo per amalgamare il tutto in un composto abbastanza solido.
Anzi, al posto del pangrattato uso della farina di mais tostato. Potrei decantarvi i pregi del suo utilizzo a discapito del fin troppo esaltato pangrattato, ma la dura realtà è che ho solo quello in casa, e quello uso!

Formiamo delle palline, passiamole nel pangrattato  nella farina e trattiamole come se fossero delle vere polpette. Padella, olio, le solite robe....

Per i piselli cercate per casa dei chiodi di garofano, un po' di curcuma, una striscia di zenzero e un paio di cucchiaini di cannella.
Facciamo i piselli in pentola soffriggendoli prima un po' con la cipolla avanzata da prima.
Buttiamoci dentro tutto un po' a caso e aspettiamo che cuociano.

Magari non troppa cannella che rischiano di sembrare dei mini-profiteroles. 

Dovrebbero risultare così:
I piselli verdi dall'allele dominante prenderanno il sopravvento sui gialli, ma non sulla cannella che ha un fenotipo differente e tutto avrà un senso, ma non adesso.

In realtà l'idea era quella di fare anche del riso venere con salsa al curry.
Forse faccio solo il riso. Vediamo.

No, non faccio il riso.

A posto così allora. Grazie a tutti e buona cena.

I soliti commenti dei nostri ospiti:

Ma se divento vegano potrò mangiare il corpo di Cristo?
Meehehe!

Cannibali di merda!

Io volevo la carneee!

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