L'avevo detto qui.
Il corso di fumetto continua e per farlo continuare occorre pensare a una rivisitazione della fiaba di "Jack e la pianta di fagioli".
La domanda diventa quindi: cosa succederebbe se un albero dalle origini sconosciute iniziasse a crescere a dismisura allargandosi sulla superficie terrestre e innalzandosi fino a oltrepassare l'atmosfera? E cosa succederebbe se non ci fosse modo di abbatterlo e il suo peso, abbinato all'effetto leva, arrivasse a compensare la spinta della rotazione, prima rallentando e poi bloccando definitivamente il movimento del nostro pianeta intorno al suo asse?
Per ottenere una risposta a queste domande ho dovuto interrogare i massimi esperti mondiali in materia, esaminare gli studi e le proiezioni fatte dalle migliori università, programmare complicatissimi software di simulazione, effettuare addirittura degli esperimenti su modellini in stazioni orbitanti in assenza di gravità.
E' stato un lavoraccio lo ammetto
Quel che dirò comunque non me lo inventerò, avrei voluto lo giuro ché mi sono venute in mente delle cose fantasiosissime, ma l'ho preso più o meno da uno studio dell'Esri.
(però la Terra che collassa e si scontra con la luna entrando nell'orbita gravitazionale di Marte e schiantandosi anche lì, formando un pianeta a forma di duplo... cazzo, era una bella idea!)
Tutto questo girare della Terra, innanzitutto, ha provocato che il nostro pianeta non è effettivamente quella bella sfera che si vede in Google Earth, ma anzi è tutta bruttarella e schiacciata sui poli come se fosse stata calciata da Holliebengi.
E' proprio la forza centrifuga che la schiaccia e che tiene belli fermi gli oceani dove sono.
Fermare la Terra proprio oggi significherebbe innanzitutto che l'acqua degli oceani confluirebbe dove la forza di gravità è maggiore, e quindi ai poli. Sommergendo le zone continentali al di fuori della fascia equatoriale e lasciando libera l'enorme fascia centrale.
Nel mentre il pianeta cercherebbe di ritornare sferico, le zolle si scontrerebbero, le croste si incrosterebbero, terremoti e tragedie, file in tangenziale e soprattutto si annullerebbe la forza di Coriolis, con conseguente involuzione nella circolazione delle correnti atmosferiche.
Cambiamenti climatici che amplificherebbero quelli già in atto, dovuti al fatto che essendo la Terra ferma sul proprio asse il giorno non durerebbe le canoniche 24 ore ma rasenterebbe l'anno,
provocando la crisi dell'industria delle valigette e con il fastidioso effetto di avere una faccia continuamente riscaldata e una sempre al buio.
Ripercussioni climatiche inimmaginabili ma decisamente catastrofiche.
Minchia, se non è l'apocalisse questa!
Detto ciò: vale la pena descrivere tutto questo in un fumetto, e magari cercare anche una soluzione che permetta di salvare la razza umana prima che quanto descritto ne comprometta inevitabilmente l'esistenza?
La risposta è sempre e comunque, sì!
Sarò capace di trovare un finale adatto, non smelenso, senza faciloneria, credibile e appassionante?
Vedremo...
Ricordiamoci il castello del gigante! Magari proprio lui, rivisitato a mò di potentissima entità aliena sul modello del trekkiano Q, ha piantato come esperimento il seme malefico che ha originato questa versione dell'Yggdrasil in grado di fermare il pianeta...e prima che accada l'irreparabile gli umani dovranno sfidare il gigante nella sua fortezza cosmica (in questo caso il novello Jack potrebbe raggiungerla utilizzando un qualche tipo di ascensore orbitale)...vabbè, l'ora è tarda, per oggi basta con la science fiction...
RispondiEliminaniente alieni... mi sa che una spiegazione delle origini dell'albero mica la do.
RispondiEliminaMi piacciono i misteri :)