20.10.11

Giovedì: forza-gnocchi


Oggi è stata una giornataccia. Poco, poco tempo per fare qualsiasi cosa.
E il post che non avevo in mente e che non avrei scritto comunque, non l'ho scritto.

Però, visto l'approssimarsi di quella deprecabile festa pagana di Halloween, una mia amica mi ha chiesto la ricetta degli gnocchi di zucca.

Dato che questa ormai l'ho scritta, perché sottoporsi a un ulteriore stress per pensare ad altro?
Bene, indosso il mio cappello da cuoco e procedo.

Ecco qua!

Quella degli gnocchi di zucca è una ricetta che si perde nella notte dei tempi e bla, bla, bla… saltiamo l’introduzione (anche se “l’isogenesi degli gnocchi di zucca nell’eziologia dell’atomismo” era un trattato interessante) .
Allora, io li faccio in almeno tre modi a seconda di come mi gira.

Comunque alla base di tutto c’è la zucca, che se non è buona conviene buttare via tutto.
Metodi conosciuti per capire se una zucca è buona: nessuno!
Va esclusivamente a culo, come si suol dire tra noi chef.

Allora, i puristi la sbucciano prima di cucinarla, io dato che non ho più molte dita sane ho abbandonato questa usanza e faccio tutto dopo. Comunque per sbucciare a crudo, al posto del coltello si può usare un pelapatate.

La zucca la tagli a pezzi, togli i semi e la cucini.
Puoi metterla in forno per mezz’oretta a 200 °C in modo che si ammorbidisca e che si asciughi per bene.
Oppure puoi lessarla in acqua o al vapore. Io la faccio al vapore, anche se a cucinarla così rimane piena d’acqua e per gli gnocchi non è proprio la più indicata, più che altro perché si tende ad aggiungere più farina.
Quindi diciamo che per praticità la fai al forno.

Una volta cotta la metti in una terrina (senza scorza), la schiacci con una forchetta e aggiungi un uovo (l’uovo è facoltativo, se sei vegana o non hai galline a portata di mano vengono buoni lo stesso). Se sei pigra, non hai forchette o la zucca è abbastanza grumosa, la passi nel mixer.

Per l’impasto classico uso anche delle patate lesse, le proporzioni sono 2/3 zucca 1/3 patate. Sale, pepe, noce moscata e un po’ di cannella. Aggiungere un po’ di parmigiano non fa mai male, ma dipende dai gusti.

Quando l’impasto si raffredda (meglio a freddo che serve meno farina), lo amalgamo con la farina (per gli gnocchi meglio se farina di semola, ma la 00 va benissimo) fino a che non diventa abbastanza compatto da poter essere lavorato per stendere su un piano infarinato  un rotolino di circa 1,5 cm di diametro (indicativamente comunque dovrebbero bastare 200 grammi di farina, ma dipende da quanto liquido è l’impasto).
A quel punto basta tagliarlo a tocchetti e gli gnocchi sono pronti.

Se l’impasto non è abbastanza compatto, invece di aggiungere ulteriore farina (che oltre ad appesantirli rischia di rovinare il gusto) il trucco è quello di mettere il tutto in una sac à poche e stenderli così, o addirittura farli cadere direttamente in acqua dalla sac à poche stile spatzler.

Stanno benissimo anche senza condimento, oppure con burro e salvia o per esagerare con del gongorzola sciolto nel latte.

In alternativa si possono seguire queste due varianti:
se amiamo i sapori dolci possiamo aggiungere all’impasto degli amaretti sbriciolati (diciamo 100 gr di amaretti ogni Kg di zucca).

Oppure al posto delle patate possiamo usare della ricotta.

P.s. Se serve un cuoco a domicilio vengo via con poco.

San Gordon Ramsay dal fornello acceso, non ti avessi mai offeso!

7 commenti:

  1. Quoto Amore per la zucca :\
    Ma esulto ad Halloween e mi incazzo quando dicono che è una festa che non ci appartiene... Si, magari dolcetto o scherzetto non è roba nostra, ma da antropologa affermo che tale festa pagana ce l'avevamo anche qui, eccome...
    E poi, oh, io sono una gatta nera e sto nel mio ^__^

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  2. adesso viene fuori che la zucca non piace a nessuno!!! Vabbè per fortuna so chi li mangerà questi 12 kili di gnocchi :-)

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  3. Quand'è che mi inviti a cena?! Sai com'è,casa mia è piccola...!!

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  4. @Vio Per cenare a casa mia non servono inviti, basta passare e suonare il campanello, alla fine la cena salta sempre fuori ^_^

    p.s. ma così piccola che non ci si sta neanche in due?

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  5. Se i libri di cucina contenessero ricette come le tue saremmo capaci tutti di cucinare :) spiace se seguo?
    Intanto riaprii il mio tristo blog, ringrazio anche te ovviamente.

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  6. @Adepta Qui non ci sono porte, quindi entra ed esci quando e quanto vuoi... cucino a caso e nello stesso modo scrivo, sarà per quello ^_^

    p.s. mi fa piacere per la tua rinascita dalle ceneri

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