13.10.11

Non ne ho scritto ieri. In realtà non c'è niente da dire neanche oggi.


E' che quando ti confronti con la morte i ragionamenti rischiano sempre di essere addirittura superficiali.


Ci sono persone che esistono da sempre nella tua memoria, alcune esistono come entità unica, alcune, per quanto ti sforzi, non riesci a ricordarti un momento in cui le hai viste divise.

Con gli anni, nel tuo immaginario diventano un tutt'uno, e in qualche modo ti sorreggi a quel loro viversi per ricordarti che si può, che esiste quell'incastro perfetto che ti fa pensare che due persone sono fatte per stare insieme.

Ecco, quando a pochi giorni di distanza l'una dall'altra quelle due persone se ne vanno, come se il filo che le teneva legate fosse stato così corto ormai da dare subito uno strattone, come se quell'abbraccio fosse stato troppo stretto da non poter essere sciolto neanche dalla morte. Così come non era mai riuscita a scioglierlo la vita.

Ecco, quando succede questo non c'è niente da dire.

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