Lui non c'entra niente, ma me l'ha chiesto la Jessica! |
Carissimi amici vegani e vegetariani, penso di aver già dimostrato in passato quanta stima e affetto io provi nei vostri confronti. L'ultima volta che ci siamo incrociati vi avevo avvisato, ora il momento è giunto, e stasera l'unico vegetariano ammesso a questa tavola è lei.
Il sogno proibito. Un metro e novanta, curve mozzafiato, corna voluttuose, 1700 chili di pura bistecca alla fiorentina.
Quindi stasera sono gentilmente pregati di levarsi dai coglioni:
- vegetariani
- vegani
- frugivori
- Hare Krishna
- Indiani (quelli dell'India, gli altri possono)
- il Moige
- quelli di Criminal Minds
- quelli che per me ben cotta
Purtroppo, non disponendo di griglia su brace incandescente, le operazioni di cottura si svolgeranno su piastra in ghisa arroventata per l'occasione a una temperatura che più o meno si stabilizzerà sui 150-160°C.
Come tutti sanno, e l'ho anche già detto da qualche parte, per innescare la reazione di Maillard servono almeno 140°C, e senza di quella la carne non verrà mai come ci aspettiamo. Comunque vi ho messo il link di wikipedia, fate finta di capirci qualcosa della condensazione di aldeidi e chetoni, che fa sempre figo, e intanto guardate come faccio io.
Innanzitutto non tirate fuori direttamente la bistecca dal frigo, lasciatela prima decantare un po' a temperatura ambiente. E assicuratevi che la superficie sia bella asciutta.
Se volete salatela già, oppure fatelo sulla piastra, oppure dopo, tanto non cambia niente, la fase di cottura è talmente veloce che non interverranno fenomeni di osmosi a prosciugare dai propri succhi la vostra cena.
Se invece punzecchiate la carne con la forchetta allora sì che i liquidi escono, ma quella si chiama forza di gravità, quindi questa cosa non si fa se non volete una bistecca secca secca.
Appena la piastra sarà pronta stendete il vostro cimelio assicurandovi che ci sia abbastanza spazio per far evaporare l'acqua e non far quindi abbassare troppo la temperatura.
A questo punto potreste affidarvi al timer, ma si sa le variabili sono talmente tante che non esiste una formula calcolabile di minutaggio, a seconda dello spessore diciamo dai 3 ai 5 minuti per lato, ma l'importante è saper osservare, cogliere l'attimo in cui l'imbrunimento risulta perfetto e a quel punto procedere con il ribaltamento, e attendere ancora e ancora, fino al momento fatale in cui la cottura risulterà ottimale. Il trucco è quello: carpe diem!
Carpe diem! Ehi, ma c'è Mork con quello del dr. House... Ma c'è anche quello di Gattaca! |
Magari faccio anche qualcosa di contorno, ma non serve, non serve nient'altro...
Ah, ero così affascinato dalla magia della fiorentina che quasi mi dimenticavo degli ospiti di stasera.
Altro che corpo di Cristo, viva il vitello grasso! |
Mee..da far parlare i mostri! |
Confermo che era al sangue! |
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