13.9.11

Poeti maledetti e maledetti poeti


[ AVVISO AI LETTORI] - Il testo che seguirà contiene un'elevata dose di ironia e un sottile e sagace sarcasmo. Non sia mai che qualcuno possa mai pensare che io l'abbia scritto credendoci veramente.
Ogni riferimento al mondo reale è, purtroppo, tristemente non casuale. E ci tengo a precisare che non c'ho trovato niente di poetico!


TRISTE IL GIORNO

Triste il giorno in cui il setoso deliziarmi del tuo abbraccio
sarà solo un tag su facebook,
sarà un 1 sullo schermo, un pallino verde fermo.

Cupo il giorno che la languida carezza dei tuoi sguardi
saranno dei pixel bugiardi,
l'occhio freddo della cam, un pc con poca ram.

Notte amara quella dove la mia voce incontrerai
solo accendendo skype,
la tua foto in primo piano, e un metallico 'ti amo'.

Notte greve quando invece di sfinirci nell'amore
chatteremo delle ore,
anche sul telefonino, l'illusione del vicino.

Ho linkato il tuo profilo, ti ho twittato che ti adoro:
messaggiandoti sospiro, ti ho cercata anche con google.

E io arranco scaricando la mia anima da emule,
il mio cuore è quel pop-up su cui clicca la tua assenza;
non c'è linea, non c'è campo, non c'è alcuna connessione:
la mia speme è pochi byte,
tu sei, amore, il mio wi-fi.

Poco importa se per caso
abitiamo a pochi passi,
col bluetooth ti mando un poke,
basta che poi non mi scassi!

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