Un'infelicità voluta mi dissero, moto irresponsabile dell'animo, il compiacimento sterile di un autolesionismo emozionale. Voluta.
Nello stesso modo in cui si cerca la fatica, con l'impeto rassegnato di chi si priva per non osare, un'appagante ospedalizzazione della propria essenza.
Non sapevano, davvero, non sapevano che si trattasse invece di una felicità involuta, l'implosione rovinosa di un attimo inaspettato, l'agonia collassante di un procedere avulso.
Solo l'ombra della Terra che come una lacrima scivola dalla faccia della luna.
E con gli occhi chiusi illudersi ancora che quell'eclissi fosse per sempre....
M'è piaciuto a me!
RispondiEliminaissohardtosee, ne sono lieto. Spero continui a piacerti.
RispondiEliminaniente male questo bloggo...
RispondiEliminaè da ieri che me lo sbircio!!!
:)
amore_immaginato, grazie per la tua visita, non sono il migliore degli ospiti lo so, c'è sempre un casino di disordine qui, post seri post del cazzo post non post. La prossima volta, se avverti, preparo del tè coi pasticcini... :)
RispondiEliminaMi piacciono i blogghi politematici, quelli nei quali arrivi e non sai mai cosa trovi.
RispondiEliminaMi sembrano tante uova di Pasqua!
In realtà sappi che ogni volta in cui aggiornerai i tuoi locali io lo saprò (del resto i link servono a quello!), quindi mentre scrivi, prepara pure la merenda!