2.12.12

Il reo della foresta


Dato che questa è la miglior rubrica di animali rari che si possa trovare su questo blog (dati Nielsen - elaborazioni Epson computer), è un onore poter ospitare finalmente un animale davvero rarissimo.

Prima di iniziare vorrei quindi ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo avvenimento:
innanzitutto ringrazio l'ambasciata finlandese che in uno sforzo congiunto con il consolato Turkmeno e la segreteria di Stato di Bali hanno resi disponibili i visti per muoversi nelle zone di avvistamento, poi il team medico-veterinario che per mesi ha analizzato delle tracce di materiale organico ritrovato su una corteccia di betulla nana del Madagascar, il catering, l'inventore dell'estathé, Piero Angela, la Canon che ha fornito le telecamere per la termografia, la mia gatta (la Yuleimi non l'altra di cui non ricordo il nome). Ma soprattutto vorrei ringraziare la persona che più di tutte mi è stata vicina in quest'avventura, mi ha consolato quando i risultati non arrivavano e ha gioito con me (molto gioito) per i successi: grazie Gesù.

Forse dovrei ringraziare anche Minerva, è stata lei a lanciare il dado stavolta

La ragazza è sempre stata un po' confusa

Comunque, bando alle ciance, si parla del pirlofallo bineuronico (penismentula bicefala).

Questo riservato esserino vive nascosto tra le biforcature muschiose delle foreste vergini, o almeno così si suppone dato che non esiste una documentazione videofotografica che possa attestare le effettive abitudini di questo misterioso animale.

La sua esistenza è invece comprovata in diverse trascrizioni di testi copti del secondo impero. 
A cavallo tra scienza e mito, il nome pirlofallo è passato attraverso i secoli negli studi di scienziati di tutte le epoche che hanno cercato di scoprire quanto possibile sul suo comportamento.


Un disegnatore del '500 cerca di immortalare il pirlofallo tramite una camera oscura
Plinio il Vecchio nel suo Naturalis Historia scrive "è il pirlofallus di squame forse coperto, e penne e plumus con varipinta livrea, del popolo e di Dio timoroso tanto ascoso quanto dell'oscurità amico..."

In realtà, studi recenti hanno dimostrato che il corpo del pirlofallo è protetto da una sottile pellicola cutanea molto elastica, necessaria per le sue estroflessioni, narrate anche da Dante nella Divina Commedia:
"sì che ascosa fera in nuda pelle,
solea salir e discender quasi scale
e a rimestar qual lucenti stelle
pareano gli occhi di quell'animale" 


C'è chi dice che il suffisso bineuronico indichi la natura bicefala dell'animale, con due teste assolutamente indipendenti e in costante contrasto tra loro. Questo parrebbe dedursi dalle strane tracce lasciate sul terreno e imputate al pirlofallo, impronte che sembrano delineare un andamento incerto e altalenante, quasi che ognuna delle due zampe posteriori volesse seguire una direzione differente.
Pare però che questo dipenda da un'errata interpretazione di un testo di Linneo che aveva (parrebbe) la copertina al contrario, questo particolare trasse in inganno un naturalista di Helsinki che descrisse nel suo testo About Pirlifallus tale natura bicefala. Recenti foto termografiche hanno invece dimostrato che le due protuberanze sono ghiandole posizionate alla base del lungo cranio elissoidale.
Nella termografia scattata nella giungla di Bali vediamo l'unica prova dell'esistenza del pirlofallo
Alto a garrese pochi centimetri, il pirlofallo è un animale poco socievole che ha contatti con gli altri della propria specie soltanto nella stagione degli amori. Poi è tutto un ti chiamo io, ci becchiamo in giro, no oggi non posso, il tuo sms non mi è arrivato.La dieta non è ancora ben conosciuta, ma dagli escrementi parrebbe ghiotto di Gocciole, alimento che trafuga dai convogli ferroviari che attraversano la taiga.

Poco altro ci è dato di sapere su questo straordinario animale colpevole solo della propria timidezza.

(lo so, a rileggerla 'sta cosa non fa nemmeno tanto ridere, anzi. È che ormai mi ero messo a scriverla e non avevo voglia di ricominciare a pensare ad altro. Quindi, fatevela bastare. Se volete potete pensare che sia una cosa vera, vedrete quanto interessante potrà sembrare e soprattutto che figurone farete coi vostri amici parlando di questa sensazionale meraviglia della natura. Vi dirò di più, parlate del pirlofallo bineuronico e vedrete che si scopa di sicuro. Assicurato.)

[In realtà è tutto un modo per farvi desistere da lanciare nuovamente il dado. Ma tanto so che qualche mano fedifraga è già pronta a compiere quell'atto immondo. Il secondo oggi, per tale mano).

Sigla.

11 commenti:

  1. da rivendere a alberto angela (o a vendola)

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  2. in realtà è copiato da i Cavalieri dello Zodiaco

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  3. "se volete potete pensare che sia una cosa vera". come "se volete"? non lo è? e ora che ne faccio di questo pacco di gocciole aperto? speravo di stanarlo...

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    1. i realtà è solo una frase pro forma per ingannare quelli del M5S che se no mi intasano i commenti del blog.
      Il pirlofallo esiste e vive tra noi. E il tra non è usato a casaccio.

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  4. cmq il blob ti tocca farlo, l'hai promesso. e ok, non lancerò un dado facendo uscire l'aye aye(je brazorv), giuro.

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    1. il blob sul blog ha un pssss nella mmmmm

      vabbé, se nessuno tira facciamo il blob allora

      l'aye aye lo farei ma è pluritimbrato. Però ogni volta che lo vedo mi viene in mente una cosa. Appena mi passa il mal di testa la posto.

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    2. Tu morirai di mal di testa. E questo accadrà prima del 21 Dicembre 2012. Non potrai nemmeno goderti l'evento.

      PS
      Una che ti vuole bene e si preoccupa per te.
      Dormi la notte invece di scrivere 'ste stronzate.
      (vabbè dai, volevo solo scassarti la uallera, come si dice in veneto)

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    3. il mio mal di testa è endemico al pari dello scassamento di uallera. Solo che la uallera, essendo gonfia oltremodo, regge di più all'urto

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  5. Oh, grazie per le tante informazioni, comunque. Il modo in cui il delizioso animaletto scompare dopo essersi palesato l'avevo verificato anche io. Bisogna acchiapparlo sin che c'è, in sintesi... Le Gocciole però funzionano!

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  6. Beh, basta avere l'esca giusta. Ci dev'essere qualche manuale che spiega come costruire le trappole

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  7. Te ne prego, se lo trovi segnalamelo! Sai, io sono sempre alla ricerca di strategie innovative e mi piace un sacco costruire cose! :-)

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...