15.11.11

Ieri era oggi e oggi è già domani


Perché c'è sempre un sempre.

Per quanto la disillusione di un attimo scivoli tra le pieghe del tempo come fastidiosa sabbia; nonostante ogni momento sia irrimediabilmente compromesso già nell'idea di allontanarvicisi.

Succede, è umano: ciò che ieri appagava ogni nostra velleità di perfezione oggi è quella zona grigia della memoria in cui occultiamo l'irrisolto, il fallito, l'inespresso, l'errato.

Eppure ognuno di quegli attimi è stato vero, giusto, unico.
Ogni situazione, crudelmente abbandonata tra le macerie del passato, ha brillato della luce elegiaca di una scelta. Di una preferenza. Di un ardore. Di una mania. Di una passione.

Arrancando nel presente inciampiamo nei ricordi, come su radici affiorate a sconnettere il terreno livellato dell'adesso.Incerti sul possederli o esserne posseduti.
Viviamo, con ineluttabile contemporaneità, questo deprecabile anticipo di passato.

[ah, io non sono mai stato un gran fotografo, ma questa foto mi è sempre piaciuta...]

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