17.2.12

Sesso, bugie e apicoltura



L'avevamo detto che un'altra puntata sarebbe saltata fuori (parlo al plurale come il mago Otelma ormai). E infatti eccola qui.
Però adesso basta, che con tutte 'ste parafilie mi sento in soggezione, che a me già limonare sembra una perversione. (non è vero, faccio il modesto... ah, il mio numero è 349 3....).

Comunque eccoci qui, l'ultimo viaggio tra le caleidoscopiche fantasie dell'essere umano.
Io tutta questa diversità la adoro, la trovo consolante, ipnotica a volte.

Ecco, finisce così, questa favola breve se ne va (seee ne vaaaaaa...).

[AVVERTENZE PER I MINORI: VOI NON ESISTETE, NON SIETE MAI STATI QUI, NON AVETE MAI LETTO NIENTE!]


Macrofilia

















Attrazione erotica per scenari di fantasia con protagonisti – in genere femminili – di dimensioni colossali, o dove è il soggetto a immaginarsi rimpicciolito.
Che tu avevi in mente solo la Gigantessa di Baudelaire, e dicevi: beh, che sarà mai? Sarà una roba buttata lì così, teorica, che mica c'è gente che si nutre davvero di queste fantasie fino a farne una mania. (in realtà pensavi: vabbé, la smetto di voler capire la natura umana e accetto tutto!).
Cioè, tanto per intenderci: qui e qui.

Che poi son tutte donne, e ci mancherebbe. Che per maneggiare una colonna di carne larga come il tunnel della manica serve la patente da gruista.

Sitofilia










Vabbè, è la solita cosa del sesso con il cibo, che adesso partono le fazioni e si fa e non si fa e si mischia e non si mischia. E il miele sì, ma il wasabi no, ma la carota solo olio o olio e aceto e tu ci metti lo zucchero nel caffè?
Quindi, evitiamo le solite storielle da pronto soccorso con improbabili verdure disperse in improbabili pertugi, che capisco l'elasticità, ma le melanzane tonde quelle no, che c'hanno un retrogusto amaro.

Ecco, se proprio devo dare un consiglio mi sento di dirvi due cose:
- evitate di farlo con Gordon Ramsay, che sarebbe un'infinita rottura di cazzo a sentirsi dire che gli spaghetti sono troppo cotti e la panna no non si monta così e queste fragole fanno da cagare che non è stagione
- evitate il flambè e la crema catalana, che la fiamma ossidrica a contatto con la pelle rimane sconveniente anche in questi tempi così moderni e mentalmente aperti

Melissofilia













Ecco, ora finalmente ci addentriamo nei discorsi seri.
Qui si parla di feticisti delle punture delle api. Che quei pezzenti degli apicoltori, che se ne vanno negli alveari tutti bardati e con il casco di Darth Vader, sono solo degli stronzi che non sanno godersi i piaceri della vita.
Comunque un senso riusciamo a darlo anche a 'sta cosa, che il veleno delle api è un vasodilatatore e l'istamina che contiene è addirittura un neurotrasmettitore.

E tra l'altro quella cosa che Einstein non ha mai detto, sulle api che se scomparissero scomparirebbe anche l'uomo, ecco, adesso assume un suo significato.

Antolagnia


















Ve la ricordate quella cosa dell'ape e del fiore?
Ecco, archiviata la faccenda api, qui invece è l'odore dei fiori che la fa da padrone.
Sarà lo stimolo della primavera, sarà il ritorno alla natura, ma c'è chi ha bisogno di un profumo floreale per eccitarsi. E no, spruzzarsi con lo spray del bagno ai millefiori non funziona.

Florovivaisti di tutto il mondo unitevi, che a noi Grenouille non ci spaventa e farlo sul pout-purri sarà anche scomodo, ma vuoi mettere?

(ah, comunque se chiamate l'ape "pene" e il fiore "vagina" tutto vi si chiarirà immediatamente)

Ligerastia













E infine siamo arrivati.
C'è chi ha bisogno del buio. Vaglielo a spiegare che anche l'occhio vuole la sua parte.
Che poi basta un po' di allenamento e alla fine certe situazioni possono anche far comodo come giustificazione. "Oh, scusami cara, non mi ero proprio accorto che te stavo entrando dalla porta sul retro...", Ah, scusami cara, nel buio completo non mi ero proprio accorto che non eri tu ma il giardiniere. Chissà da dove è entrato?"

Niente, a me serviva solo per dire che adesso chiudiamo il sipario. Non credo che ci saranno altre puntate, almeno che non salti fuori qualcosa di veramente eclatante.

Spegnete la luce!

Ah, le altre puntate sono qui, qui e qui.

8 commenti:

  1. Spegnere la luce, dici? Solo a patto che il giardiniere oltre a essere ligerasta sia pure melissofilo, così il ronzio delle api almeno potrebbe evitarmi di scambiare una porta posteriore con l'altra :)

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  2. Eh... l'ho sempre detto io che Fellini era un gran maiale!

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  3. G. sì sì Giuseppe sì, adesso arrivano degli omini simpaticissimi vestiti di bianco che ti fanno fare un giro sulla loro macchina con la sirena...

    K. Tu dici le cose e nessuno ti ascolta, e quando è il momento di dirle non le dici...

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  4. Cosa? Una sirena in macchina assieme a dei simpaticissimi omini vestiti di bianco? E magari guida lei...cose da pazzi ;)

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  5. Caspita, ho imparato un sacco di cose da questo post!

    La "sitofilia" pensavo fosse un qualche amore per i luoghi - ma pensa che beata ingenuità/ignoranza - e per quanto non m'attragga l'hai accompagnata da un'immagine che m'ha fattyo fare "gulp" e "gasp" :-P ma ci deve'essere qualcosa di strano in me se mi eccito all'immagine della frutta.

    La "ligerastia" proprio no. No al neon - orrore! - o alla luce artificiale, ma un piccolo abat-jour o i raggi di sole attraverso le persiane che mi facciano vedere i contorni del mio corpo e di quello del mio amante sono essenziali...

    Leggerò prossimamente le precedenti puntate (ma quante cose mi sono persa???)...

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  6. in effetti pensavo che la sitofilia fosse una robe del web...
    comunque in internet non si smette mai di perdersi le cose ^_^

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...