23.10.13

Senza parola


Bene, è stato ufficialmente decretato che con le rubriche ricorrenti non ci so proprio fare.
Insomma, si era deciso che il venerdì sarebbe stato il giorno dedicato ai misteri e, tempo un paio di settimane, già me n'ero bellamente e francamente infischiato.
E non l'ho nemmeno fatto apposta, è questo che mi dà più fastidio!
Tra l'altro, oggi non è nemmeno venerdì. Niente, non ho rispetto proprio per le tradizioni...

Comunque, dopo i koala assassini e le scie chimiche pre-aviazione, questo post non poteva che essere dedicato a       .

       o, in alcuni testi,               è una parola formata da una combinazione di caratteri che non può essere scritta o pronunciata.
Anche se parrebbe essere conosciuta fin dall'antico Egitto,  la prima testimonianza scritta di        viene fatta risalire al Disco di Festo dove viene utilizzata nella sua forma più arcaica              . Si noterà che in questa sequenza di lettere la parola risulta graficamente più lunga, anche se dal punto di vista fonetico risulta pressoché identica.



Come precedentemente indicato, si ritiene che l'impronunciabile parola fosse spesso accomunata ai riti di mummificazione presso gli antichi egizi, e alcune testimonianze ricavate da papiri parzialmente decifrati conservati presso il museo de Il Cairo, sembrano (seppur senza mai citarla) collocarne l'origine in tempi ancora più remoti.
Alcuni studiosi rivendicano una sua possibile presenza all'interno della Stele di Rosetta, anche se questa teoria è ancora oggetto di controversie, soprattutto nel mondo ebraico dove l'unico spazio "non scritto" che troverebbe corrispondenza in tutte e tre le lingue contenute sulla stele viene interpretato come una delle versioni più pure della parola Jhavé, e non come        .



Insomma, ben prima di pronunce di tetragramma, innominati, innominabili e colui che non deve essere nominato, c'era già una parola che non aveva bisogno di divieti o editti per non poter essere scritta o detta: già l'atto stesso del suo esistere era ed è una non esistenza.



Una delle caratteristiche più interessanti di           è che i singoli caratteri che la compongono possono essere indistintamente visualizzati e pronunciati, mentre è solo la loro sequenzializzazione che gode di questa caratteristica morfologica di impercettibilità.
Anche con le codepage utilizzate nei moderni calcolatori elettronici, siano esse ASCII o EBCDIC, il fenomeno si manifesta, e anzi è verificabile anche nelle porzioni di linguaggio macchina binario indicizzati in corrispondondenza di        .
Insomma, tecnologia e antichità sono entrambe allo stesso livello di fronte alla prodigiosità di tale parola.

Si pensa che all'interno delle 240 pagine del manoscritto Voynich           sia vergata 143 volte, numero già di per sé esoterico tra l'altro, mentre c'è tutto un filone di pensiero che tende a identificare i caratteri che compongono             con i simboli del segnale Wow!, anche se già nel 1985 è stato dimostrato che non vi è attinenza tra le due sequenze. 

I più integralisti naturalmente scomodano Atlantide e l'alfabeto perduto di Mu, i più fantasiosi il rongorongo, ma se una verità storica conclamata c'è sulla parola            è proprio che non c'è una verità, c'è solo lei, meravigliosa nelle sue voluttuose forme, perfetta nella sua brevità di scrittura ma infinità di significati.

Verrà mai svelato il segreto di           ? Speriamo di no, perché la sto usando come password dappertutto!

12 commenti:

  1. ma quando si è arrabbiati, si può dire porco ? o porcazza la ?
    farebbe stare subito meglio.

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    1. no alt! cheddiavolo! perché nei commenti la parola non compare? che fai, censuri?

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    2. se tu avessi una minima infarinatura in epistemologia glottologica rovente capiresti che il fatto che non compaia è causa della sua natura stessa

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    3. in glottologia mi diedero 30. voto regalato, dunque... :(

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    4. io sono più per la gnoccologia

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    5. eh, infatti le tue ricette mancano da un po'. ed è mercoledì!

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    6. stasera ho fatto delle zucchine ripiene, una vellutata di zucca e patata americana e una finta panna cotta di yogurt... a posto?

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  2. Sarò anche possibilista in fatto di misteri, ma sull'esistenza di ho sempre avuto forti dubbi. Di sicuro così crei qualche problema a chi ti vuole fregare la password...

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    1. Ma tu confondi con . E ciò non è da te.

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    2. Lo so, mi capita. Non è che lo faccio così tanto per.

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...