9.4.13

Immaginario collettivo


Una delle caratteristiche principali di internet è l'eccesso di inutilità.
Centinaia di migliaia di decine di informazioni di cui non interessa nulla a nessuno. Compresa questa.

Nel suo saggio L'inutilità dell'internet, l'inerzia del googlare come metafora dell'ineluttabilità Immanuel Kant sferrava la sua accorata offensiva nei confronti della ridondanza di pagine con contenuti ripetuti, chiedendosi se fosse eticamente percorribile la sovrapposizione di diversi siti ridondanti alla volta, da leggere in stereoscopia con degli appositi occhialini (precorrendo tra l'altro gli studi sui Google Glass e sulla realtà aumentata. Nel 1802.)

Casomai se ne sentisse il bisogno ho quindi deciso di scrivere un post inutile. (è un evento, lo so. L'ho dichiarato così i collezionisti di rarità si predispongono a tempo con il copia e incolla).

Secondo la Convenzione di Kiev uno degli argomenti più inutili del mondo è l'elencazione dei nomi collettivi di animali.
Casomai potesse servire (ahahaha) sappiate che:

- un branco indica un insieme generico di animali. Deriva da branca, che è un modo per dire zampa (si dice un pugno di uomini, tutto torna!)
- un banco va bene per i pesci e i coralli. No, il banco del pesce al mercato è un'altra cosa.
- lo stormo va benissimo per gli animali che volano. Tipo uccelli che volano. O pipistrelli che volano. (no asini che volano). Ci arriva diretto dal tedesco Sturm. Tempesta. Una tempesta di passere.
- se parliamo invece di insetti volanti, meglio usare sciame. Dal latino examen che significa condurre. Bello è anche nugolo, da nuvola. Sbagliato invece dire un merdaio di zanzare.
- ah, dato che ci sono anche uccelli che non volano, tipo i pinguini, quelli li mettiamo in colonia. Non la città.
- per i grossi erbivori ungulati direi che il termine migliore è mandria. pare dal greco Mandra, con radice MAN= sostare
- se invece parliamo di erbivori di razza ovina, rispolveriamo il termine gregge. Latino, GREGEM, adunata.

Mancano elementi invece per denominare raggruppamenti più desueti, quindi si possono tranquillamente inventare, tanto siamo su internet:
- un insieme di struzzi è una palafitteria
- i serpenti che si spostano in gruppo si chiamano garbuglio
- un'adunanza di diavoli di tasmania viene detta sabba
- dai dodici coccodrilli in su si dice rugaio
- e così via...

Spero di essere stato abbastanza inutile.

Domani parliamo dei versi degli animali.

17 commenti:

  1. spero che non sia uno scherzo che domani si parla di versi di animali, mi risparmieresti un sacco di lavoro. Se puoi postare anche i link audio ti offro una birra!
    Ciao

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    1. In realtà era uno scherzo, ma così mi hai incastrato e stasera invece di folleggiare mi toccherà scrivere...
      Per i link audio facciamo che mi chiami e ti faccio l'imitazione all'occorrenza.

      E se non hai ancora imparato che sono astemio forse dovremmo rivedere il nostro rapporto.

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    2. guarda qui http://macaulaylibrary.org

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    3. Fantastico, era proprio quello che mi serviva, grazie!
      Tranquillo mi ricordo che sei astemio è che sono un po' come quei preti che sentono dentro di loro la necessità di provare a convertirti ad ogni costo. Ora però che me ne sono reso conto probabilmente la smetterò! :)

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  2. quindi l'azzeccagarbugli è in realtà colui che indovina la specie di serpenti nel momento in cui si spostano tutti insime?
    in friuli si dice "un fracco" per tutto. un fracco di gnu, un fracco di vespe, un fracco di maiali, un fracco di legnate. il friulano è lingua economica

    nonlochiedononlochiedononlochiedononlochiedo

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    1. un fracco di gnu? in Friuli? La vedo improbabile...

      Qui i nomi collettivi sono molto più vari:
      'na sbailà
      on stramaro
      on s-ciapo
      'na carga
      on saco e 'na sporta

      nonlochiedere. cosa? ^___^

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    2. vabbé, lo dico: pare impossibile ma sì dice gregge. Ma il tutto deriva da un errore di traduzione.

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    3. beh,la solita confusione linguistica...

      Nel 1700 un gruppo di ornitorinchi veniva identificato per sineddoche come un insieme di becchi. In particolare gli emigrati italiani che vivevano nel sud dell'australia usavano il termine 'beccaro'.

      Quando il nome è stato riportato dai naturalisti si è pensato di passare dal latino, errando però nella traduzione di becco che avrebbe dovuto essere rostrum ma che in realtà è rimasto con la desinenza beccum che invece derivava dal celtico e indicava appunto il becco, animale maschio della capra. Da lì l'errore si è protratto fino a collegare appunto la parola gregge ai gruppi di ornitorinchi

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...