15.4.13

Gitante sul mare di nebbia


Byron: Da quanto tempo siamo qua?

Eloisa: Lo sai che non esiste un qua, vero?

Byron: E se esistesse, il tempo non vi scorrerebbe come siamo abituati. Sì, me l'hai già detto.

Eloisa: Lo so.

Byron: Sarà che mi piace quando ripeti...

Eloisa: Sarà che hai qualche problemino di accettazione.

Byron: Ma io non ho problemi ad accettarmi!

Eloisa: Te no, è tutto il resto che fai fatica ad accettare.

Byron: Nowhere, è così che si chiama questo posto?

Eloisa: Lo sai...

Byron: Sì, era tipo una conferma.

Eloisa: Accettazione.

Byron: Ma non dovrebbe essere che io sto da una parte del mare di nebbia e tu dall'altra. E non ci vediamo, né sentiamo, né intuiamo. Speriamo solo di essere l'uno di fronte all'altra, di aggrapparci contemporaneamente allo stesso pensiero. Ci struggiamo. E guardiamo la nebbia, sapendo o credendo di sapere che c'è qualcosa al di là, che c'è il nostro altro, tu per me, io per te... Dovrebbe essere così, no? E invece siamo qua.

Eloisa: Lo sai.

Byron: So sempre tutto, io. Sì, siamo qua. Ma non davvero. Tu non ci sei, o forse io non ci sono. Dipende. Questo è il mio o il tuo di sogno?

Eloisa: L'immaginazione non è un sogno!

Byron: Uno di noi due adesso svanirà...

Elosia: E se stessimo immaginando la stessa cosa? Svaniremmo entrambi e nello stesso tempo esisteremmo.

Byron: Ma tu lo usi sempre in modo così azzardato il condizionale?

Eloisa: Io no, ma tu sì...

Byron: Già...

Byron: Già...

6 commenti:

  1. (una volta ho sentito un tipo gridare insulti e minacce di morte da un balcone verso un altro tizio che si trovava in casa e che gli rispondeva con accento piemontese. poi ho scoperto che in realtà erano la stessa persona)

    RispondiElimina

È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...