Capiterà anche a me di non avere voglia di fare un cazzo, no?
Capita.
E quando capita c'è poco da fare, insomma, non è che uno si mette lì a pensare al post da scrivere, e cosa potrei mai dire, faccio ridere, faccio piangere, m'invento 'na roba che proprio lèvate...
No. Quand'è così faccio i biscotti.
Allora, i biscotti si fanno senza uova.
(potrebbe esserci un motivo importante per questa scelta. Tipo che ho promesso alla Regina delle galline [esiste, giuro!] che non avrei mai usato uova, oppure che ho letto in internet che durante il procedimento di divisione del tuorlo dall'albume si incorporano delle microbolle d'aria che poi ti entrano nel sangue e ti viene un embolo... In realtà non ho uova in casa e quindi devo arrangiarmi).
I biscotti si fanno anche senza prosciutto crudo, ma questa è un'altra storia...
Addio, mondo crudo! |
Allo stato attuale delle cose, invece, servono 120 gr di burro da controbilanciare con 120 gr di farina.
Ora, potrei dirvi anche di usare il lievito, ma se prendete la farina già lievitata fate un favore a tutti (se no un cucchiaino di lievito va benissimo...)
Impastate farina e burro fuso e aggiungete lentamente (il lentamente ce l'ho aggiunto io per equilibrare la frase, non ha nessuna importanza la velocità di aggiunta) 60 gr di zucchero di canna e 60 grammi di fiocchi d'avena e/o cornflacke.
Per impastare meglio vi consiglio di usare un po' di latte. Poco, che se l'impasto viene troppo liquido poi i biscotti si allargano sulla teglia e formano un blocco unico che potete farci un tavolinetto da ping pong (per dire, le cose che si possono fare sono molteplici: una lavagnetta, un mini asse da lavare, un orologio da muro...).
Un Pollock |
Ah, bisogna aggiungerci le scaglie di cioccolato fondente. 100 gr.
Che vuol dire prendere una tavoletta di quelle grosse e iniziare a batterla con il mattarello come se non ci fosse un domani (magari in sottofondo l'ouverture della Gazza Ladra di Rossini. e chi vuol capire capisca...).
Comunque, quando avrete le scaglie aggiungetele all'impasto e versate poi quest'ultimo su una teglia, a cucchiaiate ben distanti l'una dall'altra. (non troppo distanti, che mica c'avete un forno da quattro metri...)
Infornate a 180°C per venti minuti e poi lasciate raffreddare.
Un'altra foto a caso |
Ecco, basta.
Quando non si ha voglia di fare un cazzo è così.
però a farci un tavolo da ping pong si rischia che poi la pallina prenda degli effetti strani rimbalzando sui cornflakes, credo.
RispondiElimina(il cioccolato lo si può anche grattuggiare con la grattugia o lo si deve per forza ab-battere? la violenza è parte integrante della ricetta?)
è che grattare un etto di cioccolato con la grattugià è una gran rottura di coglioni. Culinariamente parlando.
Elimina