ovvero l'imprescindibile necessità di scrivere qualcosa (nell'attesa di una buona idea)
e comunque questo blog si sarebbe dovuto chiamare "dalla Parte di Topper Harley"
che non è nemmeno per una questione di idee o di ispirazioni, aspirazioni, cospirazioni, spirazioni. Solo che per quanto questo posto sia una realtà complementare, per quanto tenda ad affacciarsi alla mia esistenza, lambirla, crudelmente sfiorarla fino a percepire lo stridio di quegli universi distanti, di stenti, alla fine in qualcosa che s'interseca va a finire che s'inciampa.
Mi fa sorridere chi mi dice che non sono così, che qua è un'altro essere (un'altra persona forse?)
Come se il riflesso di uno specchio e quello di una pozzanghera bisticciassero per restituire i contorni della stessa immagine.
Qui c'è vento oggi, quel vento che increspa anche le pozze più piccole, crepe nell'asfalto come frammenti di una foto strappata dall'attesa.
Quando si è fuori tempo massimo la cosa più bella è il silenzio, quel vuoto in cui piuma e piombo cadono all'unisono, la maschera dell'equivocabile dietro cui rifugiarsi. Così, senza nemmeno lasciar trasparire se si è arrivati troppo presto oppure troppo tardi.
Un mutismo mutevole, di quelli da cui fatichi a riprenderti, che ti pare di non avere più voce, come se avessi urlato troppo.
bu, invece secondo me qui (e con qui intendo la cosa generica di schermo e tastiera) si è diversi, in un certo senso. per lo meno io lo sono. e mi fa strano. ok, taccio.
che non è nemmeno per una questione di idee o di ispirazioni, aspirazioni, cospirazioni, spirazioni.
RispondiEliminaSolo che per quanto questo posto sia una realtà complementare, per quanto tenda ad affacciarsi alla mia esistenza, lambirla, crudelmente sfiorarla fino a percepire lo stridio di quegli universi distanti, di stenti, alla fine in qualcosa che s'interseca va a finire che s'inciampa.
Mi fa sorridere chi mi dice che non sono così, che qua è un'altro essere (un'altra persona forse?)
Come se il riflesso di uno specchio e quello di una pozzanghera bisticciassero per restituire i contorni della stessa immagine.
Qui c'è vento oggi, quel vento che increspa anche le pozze più piccole, crepe nell'asfalto come frammenti di una foto strappata dall'attesa.
Quando si è fuori tempo massimo la cosa più bella è il silenzio, quel vuoto in cui piuma e piombo cadono all'unisono, la maschera dell'equivocabile dietro cui rifugiarsi.
Così, senza nemmeno lasciar trasparire se si è arrivati troppo presto oppure troppo tardi.
Un mutismo mutevole, di quelli da cui fatichi a riprenderti, che ti pare di non avere più voce, come se avessi urlato troppo.
E sei stato zitto.
"un'altro essere"?????
Eliminariprenditi, ché è meglio, và...
minchia, avevo scritto "un'altra esistenza" ed è rimasto quel cazzo di apostrofo. Un apostrofo rosa tra le parole che cazzo.
EliminaSecondo me sei masochista e godi quando ti prendi bacchettate sulle dita (quelle tozze che necessitano di tastiera per vecchi).
Elimina;-)
Eliminabu, invece secondo me qui (e con qui intendo la cosa generica di schermo e tastiera) si è diversi, in un certo senso. per lo meno io lo sono. e mi fa strano.
RispondiEliminaok, taccio.
diversi da sé stessi? non so, mi pare un bel gioco dialettico che si bea della propria estrosità.
EliminaFacciamo fatica a essere differenti dagli altri, figuriamoci da noi mi viene da pensare.
Ma oggi sto zitto.
Mi intrometto ... secondo me non si è diversi per nulla. Il fatto di avere un filtro aiuta solo all'inizio, ma poi come sei viene fuori.
RispondiEliminabu, non so, ran. ma io so' grande attrice! :D
Elimina:-(
adiè
Allora se vinci l'oscar la birretta promessa è doppia eh :)
Eliminaio so' grande atroce, invece :)
Eliminacomunque bah, emerge ciò che si vuol fare emergere e il limite è spesso in chi s'illude di aver capito piuttosto che in chi si impegna a far capire