18.10.12

Cadute di stile



ODE ALLA NAVICELLA DI FELIX BAUMGARTNER CADUTA DALLA STRATOSFERA
(ovviamente di Ugo Foscolo)

Sorgevi navicella
come novella luna,
di fulgido candore
bianca fortuna;
e lenta salita
verso un glorioso nulla
più non immaginavi terra brulla.

Parea d'Apollo l'estro
che come carro felicitade conducevi,
illuminato ventre
in cui pulsante mistero celavi,
parea cuore di raso
qual di Pandora il vaso.

S'aperse quindi come mito enuncia,
tu lemme ergevi verso il nero 
e nello stralunato niente
aprossi e svelò l'austriaco fiero,
che qual guerriero antico in sua armatura
volea gettarsi al volo in avventura.

Tu già protagonista in ascensione,
qual fosse la tua vita, navicella
d'un tratto fosti solo un bel pallone
e quello già che guarda verso terra.
Perché si sa che l'uomo è cacciatore
e tu che fosti preda or sei zavorra.

T'avea tradotto lui con sue promesse
quarantamila metri sopra il cielo,
or t'ha tradito e lì pari Minosse
da toro depredata del congiunto,
e speri solo schianto in nuda roccia
tu, abbandonata qual libro di Moccia.

Anzi s'infila in te e ti fa volare
e gli concedi ogni tuo pudore,
poi scopre preferire un altro piano
e sente che era quello il suo richiamo.
Come a sirene il Felix all'aria cede
e tu che preghi almen si spacchi un piede.

Tu sola e derelitta navicella,
singulti in atmosfera silenziosa
ma dentro vivi clangore di procella
tant'è che pensi a voce giudiziosa
di mamma, dirigibile da fiera,
dicea con l'uomo val giusto una cosa:
lo devi far entrar sol se ti sposa. 

Or lui di sotto è di già il più acclamato,
da orto a occaso twittan l'episodio
e a te che l'hai condotto sul suo podio
nemmeno ti han nomata per i record
 nemmeno una fotina sul Corriere
e attendi solo il tempo di cadere.

Questa è la tua occasione navicella
(che sei volata in cielo su una stella)
e in tra l'Olimpo d'Eros vuoi la mira
e rabbia d'Era e d'Eracle il coraggio,
che nella tua caduta per protesta
prefiggi di piombargli sulla testa.

Precipitevole meteora l'aria sfidi,
fedifrago passò già da mezz'ora,
puntavano il bersaglio tue vedute
fu allor che esplose il tuo paracadute.
Or lentamente scendi e lanci strali,
par t'abbia messo corna e non le ali.

Prevengo le domande e vi do subito le risposte: sì me ne vergogno, no non ci credo, un casino di cose da fare ma, probabilmente a 500 post quindi ne mancano un'ottantina, non ultimamente, sìììì un casino di volte, me l'hanno detto in molti ma non ci bado, così, no se fosse non me ne sto rendendo conto, leccare, il trucco è lessarle prima, con un panno imbevuto di trielina, ovviamente rossa, Cucùta, il tetraidrocannabinolo.

Ecco, spero di aver risposto a tutti. Se avete altre domande sono qui.









 



4 commenti:

  1. Sì, ce l'ho:
    qual era la domanda per "ovviamente rossa"?

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    1. Domanda? Io mi sono occupato delle risposte, le domande le facevate voi? Comunque mi sembrava fosse "di che colore è la macchina centrale del Gattigher?" oppure "se ti chiedessimo di leccare una figa in questo istante, come vorresti che fosse?". Una cosa del genere

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    2. Ah, mi sa che il correttore del telefono ha cambiato "papaya" in "figa"

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...