26.7.13

Non c'è due senza tremors



[AVVISO: questo post mi è uscito fuori inutilmente e irragionevolmente lungo. Fatevi un favore, utilizzate meglio questo tempo. Drogatevi.]

Con buona pace di Marc Augé, mi sento sopraffatto dai nonluoghi. Cioè, penso proprio che abbiano ragione loro. (che poi, dire che un luogo è un nonluogo è come dire che l'omosessualità è innaturale, IMHO).

Ecco, la frase sopra non c'entra niente col resto, ma erano anni che avrei voluto dirla e finalmente blogger me ne ha dato l'occasione (tra l'altro completamente a gratis).

Giravo in libreria, ieri. Io non leggo molto. Non me ne sto vantando, eh. Potrei vantarmene, lo fanno in tanti. Io non me ne vanto. Sono un modesto. Un modesto lettore.
Una volta sì, una volta c'era solo quello. Adesso non leggo molto, è colpa mia, ma vabbé, anche questo è un altro discorso.
Giravo in libreria. Nelle librerie di oggi, che quelle dei miei tempi erano ben diverse, per dire, non c'è la sezione fantascienza. Giuro. C'è solo il cartello con scritto Fantasy. E sotto Bradbury, Dick, Asimov, Brown, Simak... in mezzo alla merd al fantasy vero, dico. E lì stavano partendo le prime bestemmie... La spada magica di Pteuron, Il nano rotante delle paludi gaeliche, Il trogolo di spanne... quelle robe lì... come dite voi giovani? la merd il fantasy.
E poi i vampiri. Che se non hai scritto un libro di vampiri non sei nessuno.
Anzi, non eri nessuno, l'anno scorso.
Vabbé, non volevo parlare nemmeno di questo. (bestemmie)

Ah, quest'anno per essere qualcuno devi aver scritto un libro con un'alta percentuale di sessuomania.
Che sono quei libri che hanno lo stesso rapporto orbitale-elettrone e se li apri a caso hai tipo  il 90% di probabilità di trovare la parola 'cazzo' o comunque una diversa modalità d'uso dello stesso.
S'intitolano tutti 'io ti guardo', 'io ti sento', 'io ti sottometto', 'tu mi sottometti', 'legami', 'slegami', 'no così mi fai male', 'cretino mi hai legato al paraurti dell'autobus'.
Non mi metto nemmeno a discuterne. Volete leggerli? Leggeteli... Ma sappiate che non scoperete di più, o così. Ma forse è proprio quel che si vuole. Che lo facciano gli altri il lavoro sporco. (bestemmie)

Comunque, ero lì in questa libreria e mi capita di fronte questo




"Romantico come un giorno, ironico come Fabio Volo".
Lo so, lo so che siete tutti lì a chiedervi 'ma che cazzo significa ironico come Fabio Volo'?
E non lo so. Però posso spiegarvi cosa vuol dire 'romantico come un giorno'.
Prima però vi racconto di cosa parla 'Buongiorno amore'. Prendo dal sito dell'editore, così non sbaglio:
"Capelli rossi e occhi verdi, Agnese studia tanto, è testarda e in testa ha un sogno: diventare medico. Ricco e affascinante, Lorenzo è cresciuto in mezzo ai lussi e alle comodità, la fotografia e il cinema sono le sue passioni. ...Agnese e Lorenzo attraversano tra incontri e scontri tutte le stagioni della vita, amandosi e allontanandosi, fino al giorno in cui finalmente il destino deciderà di aiutarli..."

Bello eh?

Comunque, Un giorno è un altro libro.
Romantico come Un giorno.
Lo so che non si capiva. Ma quando si cerca la sintesi non sempre si riesce a farsi capire.
Tipo.

Non è così facile.

Comunque, Un giorno è un libro di Nicholls David che parla di "due ragazzi che si incontrano nel momento più bello della loro vita, quando tutto sembra possibile. Ma si dicono addio, e le loro strade si dividono.
Per venti anni si inseguiranno, tenendosi in contatto, raccontandosi tutto, pensando all'altro con nostalgia e desiderio. Senza poter mai dire se è vero amore."
Ah, "lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali."
Cioè, in pratica sulla fascetta c'è scritto il libro da cui ha copiato.

Però non volevo parlare nemmeno di questo.
Insomma, vado in questi nonluoghi e finisco al supermercato.
Adoro la gente del supermercato.
Cerco dei gelati, non il Winner Taco che non esiste più (bestemmie), e nel banco frigo trovo questo


'Microondabili'. MICROONDABILI??? (BESTEMMIE).

Che l'inglese è una lingua figa, si sa. Basta mettere alla fine di una parola ness, less, lity e tutto diventa più chiaro, pratico, handable...
Ma l'italiano no (bestemmie), l'italiano non deve essere rapido, se Dante fosse stato rapido avremmo forse la Divina Commedia ora? Un concetto va spiegato, non si può liquidare con una parola, non è italiano. Li vedete i vecchi seduti la sera davanti all'uscio di casa sulle sedie impagliate? e a capannello di fronte ai lavori stradali? Ecco, se quei discorsi da vecchi che han da dirsi potessero sintetizzarsi in una sola parola come pensate che vivrebbero? Di merda, ve lo dico io. I vecchi inglesi dicono 'microwaveble' e poi si guardano negli occhi gonfi di umor vitreo e annegano nei silenzi. E si ammazzano tra di loro. I vecchi inglesi. Esiste addirittura una parola che indica gli omicidi-suicidi compiuti da vecchi dopo il settantesimo anno di età a causa della frustrazione derivante dal non aver niente da dirsi. Un'unica parola.

E noi qui, in Italia, abbiamo microondabili. (bestemmie).
Che ad averlo saputo prima stavo a casa. Manco ci andavo al supermercato.
Microondabili. E poi? Barbequabili? Woccabili? Pentolapressionabili?
Che bitterness!
(bestemmie)


4 commenti:

  1. se la tipa del libro ha i capelli rossi e gli occhi verdi ha anche le lentiggini. è tua! fossi in te lo comprerei.

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    1. potrebbe essere la lettura dell'estate, quando arriverà... facciamo che appena farà caldo lo compro

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  2. Ecco, di fronte a un simil fabiovolista "Buongiorno amore" e a dei misti verdure microondabili cedo volentieri la parola al compianto Germano. Di mio potrei aggiungerci qualche porta sbattuta urlando (e pensando anche a tutto 'sto pseudo-fantasy contemporaneo -con fintovampiri tuailàittiani che seguono a ruota- la cosa potrebbe riuscirmi piuttosto bene, porte automatiche comprese).

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    1. guarda che i vampiri di twilight non sono finti... sbrilluccicano al sole come dei cucchiaini da luccio, nel solco della storica tradizione vampiresca...

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