9.2.13

La stagione degli umori


Quei post in cui scrivo che non ho voglia di scrivere sono i miei preferiti.
Sarà che, accantonata l'urgenza di esprimere un disagio o di contenere un'invenzione, risultano talmente depauperati dall'essere me da sembrarmi addirittura sensati.

Il problema di questo posto, e ad averlo saputo chissà, è che mi somiglia troppo, o meglio, si pone costantemente in comunicazione con quel mio essere me che solitamente è imbrigliato dall'essere me.
Insomma, sono me come mi conosco io e non come generalmente vengo conosciuto.
Che parrebbe una dicotomia, addirittura un'ipocrisia.

E in realtà è una disamara.
Il che significa che pur potendo planare anche singolarmente, il volo che descrive l'unione di quelle due simmetrie è differente. Più ampio, più lento addirittura.

Disamare.

Ho speso attimi che vanno oltre al tempo in quel verbo crudele.
E nulla. Mai niente. Ti ritrovi con l'anima sezionata in due e con entrambe le parti incapaci di essere altro.
Entrambe incapaci. Anche di disamare.

I post in cui scrivo che non ho voglia di scrivere li preferisco.

È che posso davvero metterci quel che voglio.
Per esempio posso fare un uso pubblico di blog privato, insomma, non lo faccio mai ma questa volta ne vale la pena. Vi inoltro questo annuncio, non è la solita catena di S.Antonio

E' IMPORTANTE : Chi ne prende uno gratis?
Altrimenti i proprietari li faranno sopprimere entro la prossima settimana.

Anche se non lo prendi, mi aiuti a spargere la voce?

Contattare: cristina@graphicworld.it

P.S. Non costano nulla e sono uno più bello dell'altro!


GRAZIE







Non sono bellissimi?
E pensate che tra due settimane li sopprimeranno.
Gli uomini sono veramente delle bestie a volte. Quanta ignoranza.

Anche solo per dire, un cucciolo di labrador lo vendi anche a 1500 euro, e tu li sopprimi?
7 x 1500 = 10.500.
E poi c'è la crisi. È ignoranza non crisi!

[in realtà 'sta cosa dei labrador gira da prima che esistesse internet. La prima volta che l'ho vista era l'85, su un volantino attaccato al cabinato di Space Ace. Me la sono poi ritrovata sul videotel nel giugno dell'87, e nel '97 dentro un Corna Vissute trovato sotto alla branda durante il servizio militare.

Appassionato dalla storia, ho comunque fatto alcune indagini e sono giunto alla conclusione che le prime notizie dell'annuncio riguardano un ciclostilato del'53. Fatto a Toronto.
La cosa tragica è che, spulciando nell'emeroteca online della Voce di Ottawa di quegli anni, mi sono imbattuto in una notizia a dir poco terribile.
Una famiglia di Prince Albert rispondendo a un annuncio adottò sette cuccioli di labrador, uno per ognuno dei loro sette figli.
Dopo circa sei mesi, tutti i componenti della famiglia vennero ritrovati morti da un vicino di casa, i corpi orrendamente dilaniati, alle tre figlie minori mancava addirittura la testa.
Da un'analisi delle tracce di dna gli inquirenti scoprirono che i sette cuccioli non erano in realtà dei pacifici labrador ma un incrocio, avvenuto probabilmente in qualche laboratorio al confine con l'Alaska, tra un molosso,  un coguaro e un'orso kodiak.
Una macchina per uccidere che era stata creata per la caccia agli elefanti di mare e che putroppo ha svelato la sua terribile natura verso il bersaglio sbagliato.]

Ecco, niente.
Questo post, che non avevo niente da scrivere, era solo per dire attenti quando inoltrate le mail su internet.

Mi somiglia troppo questo posto. Devo tagliarmi la barba.

('sta cosa dei labrador potrebbe essere l'inizio e la fine di una nuova rubrica: Le bufale su internet, il dopo.)

18 commenti:

  1. quindi vedi che ho ragione io? che c'è uno sfasamento tra reale e virtuale anche inconscio?

    non. tagliarti. la. barba. mai! (cioè, non mai mai. ma non del tutto. questo è il mio piano politico. se voterete ME tutti gli uomini saranno dispensati dal rasoio. a meno che non sia quello da film horror che fa molto sciccheria. una volta l'ho regalato a un mio fratello ma pare che abbia rischiato la vita. cmq vabè, questo non c'entra)

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    1. il virtuale non esiste. ormai si è impoverito di ogni signicato.
      e comunque non è che un dottore quando si toglie il camice smette di essere un medico. È medico e anche altro. Se poi si confonde un medico con un macellaio, beh, quello è un problema di internet.

      (sì, non lo so nemmeno io cosa ho scritto. è la barba)

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    2. ma è molto facile brillare della luce falsa di un monitor. tipo, tu mi immagini una deadelledee, no? (sssst. fai finta) il reale ti darebbe una grandissima delusione.

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    3. (ciku tu sei bellissima ... smettila!)

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    4. vabbé, anch'io c'ho il cazzo enorme su blogger ma quanto ci vuole per trasporre la cosa nella realtà e annichilirla? il tempo in cui tutti si era qualcun altro credo sia passato ormai. Se facessimo un giro oggi nelle chat di dieci anni fa quanto è rimasto di quello spirito.
      Non è più così facile bagnarsi di quella luce, non credo.
      I social sono stati una rivoluzione, hanno convinto la massa a gettare la maschera, con esiti terrificanti sia ben chiaro, che se prima il potere di internet era quello di amplificare quel che simulavi di essere, ora amplifica quel che sei. Ed essendo la moltitudine abbastanza votata all'involuzione cerebrale se ne vedono gli effetti.

      (ah, per quella storia del cazzo, era un esempio eh.)

      [a me la dea delle dee insomma, non era proprio il mio tipo. Tu sei intelligente e quella mica si simula. E sei addirittura simpatica. E siamo già nel reale]

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    5. (non cercavo complimenti, giuro. era per fare un esempio. dannato mestruo...)

      però l'hai scritto tu: "sono me come mi conosco io e non come generalmente vengo conosciuto". dico solo che l'anonimato ti permette di spaziare più liberamente, dicendo/facendo/pensando in modo meno vincolato rispetto alla vita di tutti i giorni, quella in cui magari ti ritrovi a doverti confrontare con persone che non sopporti e/o a fare finta che vada sempre tutto bene.

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    6. ma io mica sono anonimo ^_^

      il senso della frase è che scrivendo riesco a esprimere una parte di me che generalmente non è possibile percepire in altro modo.

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    7. bè, certo. era un "anonimo" buttato lì per generalizzare, non riferito nello specifico a te :-)

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    8. Non so, mi pare che l'anonimato ormai sia essenzialmente solo uno strumento in mano ai troll per sfogarsi non avendo abbastanza coglionaggine di andare allo stadio col passamontagna o ai cortei col casco in testa. Per il resto chi rimane anonimo, lecitamente sia ben chiaro, mi pare lo faccia per discrezione e non per simulazione. (a parte un ragioniere sessantenne di Sarno che bazzica di qui)

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    9. con anonimato intendevo l'infilarsi dietro a un nick, il potersi allontanare per un po' dalla quotidianità, non solo l'essere anonimo che passa e non lascia traccia. poi ovvio, gli usi sono diversi. c'è chi ne fa un più sciolto mezzo di espressione, chi ci si nasconde con propositi meno onorevoli. dico solo che qui riesco ad essere ciò che, una volta spento il mac, non sono. e la cosa mi scassa assai. e non so se possa dipendere dalla possibilità di scegliere con chi avere a che fare o cosa, ma comunque checcazzo... voglio il ragioniere di sarno!

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    10. prova con un altro modello di pc... magari è quello ^_^

      tu sei tu, questo risulta assodato anche da qui in fondo.

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    11. (vade retro! il mac non si tocca. da totale impedita quale sono, per una volta che trovo un computer che non mi si pianta ogni 20 minuti, me lo tengo stretto)

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    12. Chiamami troll... e sarò tuo... lo so che mi ami, perciò mi invochi... firmato: il tuo ragioniere di sarno ;)

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    13. preferirei chiamarti "quasi pensionato", è più sessi (anche perché, da quando ho visto the troll hunter, i troll per me sono così e capirai...)

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  2. Io adotto uomini con la barba, per salvarli dal rasoio.

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  3. La disamara in realtà va giù a picco, mentre la samara fa evoluzioni bellissime (papà, lanciami gli elicotteri, e io prima li divido in due), per cui mi sembra che vada bene dividersi in qualche modo. Io ad esempio non riesco molto a dis-amararmi, e me ne cruccio. Comunque passo di qui solo perchè ho letto barba, ma ho frainteso... ciao

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    1. ma la samara comunque la lanci si ferma e inizia a scendere vorticando, mentre la disamara va, sempre per i cazzi suoi s'intende, ma va essenzialmente accazzo, imprevedibilmente. Lo trovo interessante. (ma non sto dicendo di non sposarsi).

      beh Giack, ognuno ha i suoi gusti http://photos1.blogger.com/blogger/6927/1900/400/Figa%20pelosa.0.jpg

      (ah, ho appena finito di leggere Una metamorfosi iraniana http://www.coconinopress.it/una-metamorfosi-iraniana.html e leggendo mi dicevo che avresti potuto disegnarlo tu, tanto per ritornare al solito discorso di poter fare cose serie con un tratto caricaturale. [ah, il fumetto di per sé, sia chiaro, è stato a mio avviso un'occasione sprecata. O almeno, secondo me non funziona.]
      Comunque ho visto che mi hai scritto una mail (lo dico solo per far vedere che ho una vita sociale) ora ti rispondo che ti dico anche un'altra cosa, questa http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/)

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...