14.2.13

Samba lentino (l'amor propano)


E anche oggi tutto è amore.
Che per chi non lo sapesse, per chi non avesse capito che i ragazzi che si amano si baciano in piedi contro le porte della notte, per chi fosse allergico al nichel, al polline, alle terme sovraffollate, oggi è S.Valentino. (si legge sanvalentino non svalèntino voce del verbo svalentare).

Dice wikipedia che:
un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati.
(più che riconciliati, parrebbe che il vescovo strinse così forte la rosa tra le loro mani che le spine si conficcarono nelle carni talmente a fondo da lesionare i tendini e inibire per sempre l'uso delle dita)

Un'altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d'affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell'espressione piccioncini.
 (allora, che minchia di gesti d'affetto possono scambiarsi due piccioni in volo? Si cagano addosso? Si scambiano le pulci? Scatting e crushfetish. Viva l'amore!)

Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall'amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi.
(Quindi? è riuscito a far morire una persona sana? Sarebbe questo il miracolo?  Chuck Norris Papa!)

L'amore quindi, è una danza sinuosa che incendia lo steccato della razionalità, benzina polivalente da usare come carburante nel motore della vita, da bruciare, da bere.
Ti fa andare avanti, ti avvolge e fa schifo. Lentamente.

[ne parlo seriamente un giorno, giuro, se mi va. Che di tutte le dipendenze che son riuscito a evitare in vita, questa, ecco, questa è sempre stata più furba lei.]

Comunque, a guarda il doodle di Google l'amore è questo:

Due pesanti palle che girano.
Secondo Google eh, mica secondo me.

L'avete fatto il giochino, vero? Schiacciato il cuore? Il gioco delle coppie improbabili.

L'ho fatto anch'io.








7 commenti:

  1. m'era venuto un flash sui piccioni ma l'ho perso

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    1. (i piccioni sono uno dei motivi per cui non amo troppo venezia, per esempio)

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    2. (allora non ti invito nemmeno a casa mia, vengono ad appollaiarsi sul mio balcone. la gatta mi impazzisce)

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    3. ah, fate pure. cos'è, si è rotto skype?

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    4. hai ragione. nessuna richiesta di scuse è stata mai detta meglio per cui: "Oh! Noi siamo due personcine perbene, che non farebbero male nemmeno a una mosca, figuriamoci a un santone come te. Anzi, varrai più di una mosca, no?
      Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto. [...] I tuoi peccatori di prima, con la faccia dove sappiamo, sempre zitti, sotto."

      ;-)

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    5. mi hai convinto. ne compro mezzo chilo!

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...