La verità è che ho sempre meno tempo.
La novità è che ne avrò sempre meno.
La crudeltà è che è davvero così.
La specialità sono le polpette di tacchino che mi appresto a fare. A presto.
Ché quando non c'è tempo, non si sa cosa scrivere e le idee vacillano, cucinare è l'inevitabile refugium peccatorum.
E la citazione latina l'abbiamo fatta e con questo siamo a posto. Anzi, visto che c'è mi gioco subito anche il solito ATtacchino e così anche la parentesi comica la segnamo come fatta.
Io non ce volevo venì, m'hanno 'ngannato... M'hanno detto che era per il ringraziamento. Povero me, metà chino, me tapino... Vabbè basta! |
Veniamo al sodo (no, niente uova)... veniamo al nocciolo (no, niente olive)... insomma, veniamo al dunque (ah! ah!).
Il titolo è: Polpettine di tacchino alle spezie con salsa a piacere.
Prendiamo un tacchino. E delle spezie. (mamma che voglia di fare un cazzo oggi. Prendiamo un tacchino da polpette e spolpettiamolo...)
Seri!
Prendiamo del macinato di tacchino e ripassiamolo in punta di coltello. Mettiamolo in padella con un filo d'olio, dell'aglio, sale e pepe a garganella.
Nel mentre facciamo rosolare mezza cipolla con curry, paprika dolce, erba cipollina, un po' di menta e un cucchiaino di miso.
Nello stesso mentre (ci sono 11 universi paralleli e un paio di perpendicolari, non rompete il cazzo!) ammollate con del brodo quel pane raffermo (magari azzimo) che avete avanzato dalla Pasqua.
Ora, fate collassare l'universo del pane raffermo in quello della cipolla. 'na roba alla Fringe tanto per capirci.
Ora dite: ochetipocheti...uochetitu..higitus figitus... (no, è che mi mancava il riferimento al soprannaturale. E' obbligatorio per i post di cucina.)
Ora, il tacchino è quasi cotto. E' il momento della carrambata.
Non si vedevano da quando erano bambini, e adesso il pane e il tacchino sooono quiiii!
Facciamoli abbracciare a fiamma dolce dolce, non devono seccarsi...
Pane e tacchino in una rara foto d'epoca |
Bon. Ora inumidiamoci le mani e formiamo delle polpettine che andremo a ricoprire integralmente con abbondantissimi semi di sesamo.
Il tutto va poi in forno per una ventina di minuti a 180°C. A me piacciono abbastanza secche all'interno, quindi le tengo anche di più (ma evidentemente sono cazzi miei...)
Naturalmente non vi farò aspettare 20 minuti.
Come Alessandro Borghese, anch'io ho già il piatto pronto preparato da qualcun altro
Grazie zio Andy... |
Un rapido giro degli ospiti di questa sera
Apriti sesam...ehm,no... Ite missa est (qveste cazzo di formule magiche!) |
Meehehe! |
Ma figurati, in un quarto d'ora ho fatto tutto! |
MI SPALM!
Ma il tacchino e il pane nella foto erano proprio giovani... due bambini proprio...
RispondiEliminaHo fame... Ho fame... Uffff!
è un reperto... il tacchino non era ancora in carne e il pane aveva appena ingranato.
RispondiEliminacomunque ce ne sono ancora, che ne ho fatte un casino
:_( )
RispondiEliminaVai, lancia... acchiappo a volo!
piovono polpette!
RispondiEliminagià solo per frank questo post merita rispetto.
RispondiEliminame-he-he
beh, franky si presenta puntuale ogni mercoledì con una fame mostruosa
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