21.2.14

Credevo di volare e non volo


E risiamo giunti a venerdì. Venerdì che come spesso mi preme ricordare rima con mistero.
Quest'oggi parleremo di un problema spesso sottovalutato, ma che fin dagli albori della storia  del volo si è subdolamente nascosto tra le pieghe della semantica, succhiando come una zecca le vite inconsapevoli di una piccola parte di mondo.

Ora vi spiego.
Accade spesso di sentire al telegiornale di qualche incidente aereo.

Terribile incidente aereo, gravissimo incidente aereo, inconcepibile disastro aereo, tragico scontro aereo e chi più ne ha più ne metta. Insomma se andaste pazientemente a raccogliere come ho fatto io (nelle emeroteche, nei siti specializzati, nei registri delle compagnie, etc...) tutte le notizie riguardanti gli incidenti aerei a partire da Icaro fino a oggi vi accorgereste di una cosa: gli incidenti segnalati sono un numero superiore a quello di tutti i mezzi di trasporto volanti costruiti dall'inizio dell'umanità ai giorni nostri.
Strano eh? Cioè, ci sono stati più incidenti aerei che non aerei. Per la precisione sono circa il 13% in più, e se pensiamo che la maggior parte degli aerei costruiti non subisce incidenti durante tutta la sua vita operativa questa percentuale è davvero impressionante.

Ma come la si spiega?


Ecco. È stato stimato che circa il 43% delle volte in cui appare la notizia di un incidente aereo ci si stia in realtà riferendo a un qualche sinistro avvenuto nel paese di Ereo, una località sperduta sui Monti Erei in provincia di Enna che conta ormai solo un centinaio di abitanti e che si presenta come anomalia statistica dato che dal 1817 (anno in cui per la prima volta il fenomento è stato documentato e trascritto, tra l'altro da J.W. Goethe, che al tempo stava appunto percorrendo sull'isola il suo famoso viaggio in Italia) il numero di incidenti, collisioni, cataclismi, disastri avvenuti in quel territorio di soli 2 km quadrati e a dir poco spaventevole.



Incidente a Ereo, tragico disastro a Ereo, mortale scontro a Ereo.
La popolazione del paese era di circa 10.000 abitanti a inizio '800 (si può quindi dire che era una cittadina florida, centro delle vie commerciali che attraversavano la Sicilia) e negli ultimi 200 anni è quindi diminuita di 100 volte. Il 10.000%.
Emigrazione? Mobilità interna? Bassa natalità? Scomodità di questi paesi di montagna che vengono lentamente abbandonati dai giovani?
No, sono tutti morti in un qualche incidente.

Disastri ferroviari.


Slavine.

Incendi.






Inondazioni.




Addirittura un maxitamponamento tra Ferrari nel 1985.

Non posso mostrarvi i grafici dell'andamento demografico della zona perché sono stati secretati dall'allora Servizio Informativo Militare nel 1928, ma vi posso assicurare che le curve di mortalità legate a un qualche incidente sono davvero notevoli, quasi inquietanti direi dato che oscurano in modo evidente quelle che sono invece le cause principali di mortalità più rilevanti statisticamente a livello nazionale.
Vi basti sapere che dal 1967 a Ereo ci sono stati più morti per collisione con un pezzo di satellite che non per infarto. Solo nei primi mesi di quest'anno sono già avvenuti tre deragliamenti, uno dei quali accaduto a ridosso della scuola primaria annullando di fatto l'intera classe 2^ A indirizzo sperimentale musicale.

Ecco, da oggi in poi quando leggerete qualche titolone sul giornale spero che possiate essere più coscienziosi e magari mandare un pensiero alle vittime di quel tragico incidente a Ereo, che di sicuro c'è stato.



[Come so tutte queste cose? Ho fatto il militare a Pergusa (true story)].

5 commenti:

  1. ummm. se si considera la sicilia un triangolo, si tracciano le bisettrici e, dall'incentro, la circonferenza interna, si individua una porzione di territorio che ha il suo fulcro in... umm... lascio a voi le supposizioni.

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  2. vabbé, non è che puoi deviare qualsiasi argomento sul sessuale...

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    1. Beh, ma quando ti chiamano fottuto genio non dirmi che la suddetta deviazione non ti farebbe piacere (si valuta caso per caso, ovvio)...tra l'altro pure genio militare. Io che rimasi un semplice civile (nel senso che lo feci, il servizio civile. Assegnazione a un Cse lombardo, assistenza disabili gravi e gravissimi...another true story) non posso sapere tutte le cose che sai tu...tornando al venerdì del mistero, credo che ciku dimostri di avere le doti necessarie per affiancarti con successo nella stesura di questi post a tema. Potreste collaborare e spargere inquietudini e enigmi con cadenza settimanale...

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    2. macché genio? ero in cavalleria...

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    3. Ma le tue tattiche saranno state comunque geniali anche lì...

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...