30.12.13

Luganega addio!


Eccoci, ci siamo, è arrivato! Da stamattina è daoggimimettoadieta.
Non che io ne abbia bisogno eh, che se proprio dovessi trovarmi un difetto non sarebbe di sicuro il peso ma più probabilmente il numero. Cioè, se invece di essere uno fossi distribuito su due allora non avrei nessun problema di linea.
Ora, non voglio ovviamente ergere un disturbo dissociativo della personalità come scusante per un evidente sovrappeso, ma d'altrocanto non si può non far notare come spesso le nostre percezioni si facciano inevitabilmente distrarre dai parametri con cui valutiamo tale grassezza. In base a quale termine di raffronto pesiamo troppo e non siamo soltanto troppo bassi? Cioè, perché dev'essere il peso forma e non l'altezza forma? O il numero forma, o la massa planetaria forma, o il modello di riferimento forma? O la curvatura della luce forma...



Insomma, si potrebbe anche andare avanti.
Fatto sta che questo è il mondo e questi sono i parametri. Quindi il primo lunedì dopo Natale è universalmente riconosciuto come daoggimimettoadieta (DOMMAD).

Quando ho iniziato a scrivere questo post pensavo di fare un po' il coglione inventandomi qualche dieta strana, tipo la dieta del pompino o la dieta delle quattro L (limone, limulo, loto e lotta greco-romana), o la dieta della corteccia di alloro, o addirittura la famosa dieta del paradosso temporale. Ah, mi sarebbe piaciuto anche descrivere minuziosamente le quattro fasi della ormai desueta ma efficace dieta a colori del nutrizionista estone Pyotr Nikolaevich Zonin: beige (purificazione), carminio (desalinizzazione), bistrò (idropolimerizzazione), ecru (purificazione zonale).

ecru

Però poi mi sono detto,  ma di diete strane ce ne saranno comunque: perché inventarsele quando qualche coglione ciarlatano studioso potrebbe averlo già fatto al posto mio?
Quindi mi sono messo a scartabellare la rete e a leggermi i principi fondamentali della dieta paleolitica (che si propone di nutrirsi come i primi uomini, ma senza mammuth) o i dettami della dieta della bibbia (che vabbé, segue i precetti biblici in fatto di scelta dei cibi e vi permette anche di sposare la schiava della donna che avete stuprato). Poi c'è la dieta di Horace Fletcher che  prevede di masticare ogni boccone 32 volte mantenendo la testa inclinata in avanti e poi ingurgitarlo inclinando la testa all’indietro.
Ah, e che dire del bretharianesimo che propone di annullare la necessità di mangiare o bere, assorbendo i principali nutrienti attraverso la forza vitale chegli alimenti ci trasmettono. (hai fame? no, ho guardato un kinder bueno prima di uscire - Stamattina ho fissato per sbaglio una confezione di fiesta, mi sono rovinato il pranzo...)
Ultime ma non ultime ci sono la dieta del cavolo (che a discapito del nome... niente, pareva divertente dirlo), la dieta della tenia, la dieta della vodka, la dieta della banana, la dieta del sonno, la dieta dell'annusare un pompelmo e tante tante tante altre.
(la cosa preoccupante è che non ce n'è nemmeno una che ho inventato io...)


La mia preferita comunque rimane la Dieta di Worms. In particolare quella tenutasi nell'829.
E infatti la domanda che spesso mi pongo è se Carlo il Calvo, che ereditò a soli sei anni i territori germanici precedentemente assegnati al fratello Lotario, fosse già chiamato il Calvo da ragazzino o se 'sta cosa gli è arrivata dopo. E soprattutto, ma con tutte 'ste diete che hanno fatto come mai i tedeschi sono mediamente dei prosciutti in sandali e calzini?

Buon DOMMAD!

4 commenti:

  1. Beh, scusante o meno, in caso di disturbo dissociativo della personalità puoi sempre farti prescrivere una dieta dissociata

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    1. ma infatti, nella più pura tradizione italiana prima mangio e poi mi dissocio...

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  2. a ciascuno il suo, diceva quel tale. quindi a me la dieta della vodka e a te quella della banana.

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...