15.8.11

senza thè


Io non bevo, tipo neanche le bibite gassate. Non fumo, non mi drogo, tipo neanche la redbull. Sto lontano dal caffè, ultimamente mangio anche poco. Non gioco a poker e sono fobico delle dipendenze, non prego e mi dà soddisfazione impegnarmi nei preliminari.
Insomma, come uomo sono un disastro.

Succede quindi che, in questa situazione, appena uno c'ha un attimo di depressione diventa decisamente complicato gestire la cosa.
Fino a qualche tempo fa aprivo il frigo e quel che succedeva succedeva, adesso invece mi sono impuntato che no, che se proprio devo essere ostinato in qualcosa, debba essere nell'attacco a quei chili di esistenza incerta che mi sono caricato addosso in questo mio vivere irrispettoso.

Dunque più niente. Solo me stesso.
E non sono proprio uno di compagnia.

E poi c'è l'Estathè.
La mia madeleine preferita. L'esaltazione del ricordo di ciò che dovrei abbandonare, invece.
Indelicato controsenso che si insinua tra i meccanismi della mente, omeopaticamente.

Tutto questo per dire che si ricomincia a scrivere.

Tanto domani si riparte e si ritorna sabato, quindi non si scriverà neanche lo stesso: ma almeno la testa adesso funziona!


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