26.8.13

Il giro del mondo facendosi male (80 anni passati in bilico su un sasso)


La Terra è un sasso.
Pare abbastanza appurata come cosa. Un sasso umido che gira attorno a un ammasso di gas infuocato.
E a un sasso, e qui mi prendo io la responsabilità di esprimere un pensiero non mio, non gliene frega un cazzo se gli alberi stanno bene o male, se gli oceani che si porta in giro per il cosmo sono fatti di acqua e sale o di Mr Muscolo, se soffochiamo nella plastica o nel cemento. Ah, e di Facebook. Un cazzo proprio. Se gli uomini si uccidono o meno tra loro, o si mangiano animali morti. Se inquinano. Cazzo gli frega a un sasso di essere inquinato, cioè, non esiste proprio il concetto di inquinato per un sasso. Dannato splendido relativismo...

Comunque, non sopravviveremo alla Terra. A un sasso. È una cosa che va addirittura oltre la scienza: non vi sopravviveremo. Al limite si fa pari, si muore insieme.
Magari i figli dei figli dei figli di qualcun altro se ne andranno da qui. Ma sarà un altro sasso. E vincerà lui.

Il lettore più attento dirà: eh?
Ecco, è proprio questo il tema. Dato che a 'sto punto diventa inutile preoccuparsi, di cos'è che si dovrebbe davvero parlare, scrivere, discutere?

Le donne preferiscono Mark Lenders ma sposano Holly Hutton. Pare niente, eppure a guardarla da fuori è interessante.
Più di un sasso, per dire.
Io volevo essere Ed Warner. Davvero. Pare il titolo di un libro, così, coll'imperfetto al posto del condizionale composto. Eppure sì. Perché era tutto ed era complesso, e compresso. Perché non si capiva, non subito almeno. Che all'inizio ti chiedevi addirittura se avesse un occhio solo o due. E i salti. Non perché era un figo, ma perché la vita l'aveva portato a dover esserne capace. Più dei fighi.
Era Mark più di Mark e Holly più di Holly.

Per questo avrei voluto essere Ed Warner.
Anche per perdere meglio. Per sbagliarsi e capire, per ricredersi, studiare, pagare i propri sbagli sempre. E poi una maglia gialla non è che possono indossarla proprio tutti tutti.

Ecco, la Terra è importante, è il pianeta su cui viviamo. Se lo fottiamo siamo fottuti.
Però è un sasso.
E voi avreste preferito essere un sasso o un portiere dal passato misterioso e l'animo burrascoso che para in modo acrobatico prendendo lo slancio sui pali?

Beh, io volevo essere Ed Warner.

2 commenti:

  1. per fare la bastiancontrario dico però che se sei un sasso raramente commetti errori

    http://www.youtube.com/watch?v=PKY-smJ6aBQ

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...