ovvero l'imprescindibile necessità di scrivere qualcosa (nell'attesa di una buona idea)
e comunque questo blog si sarebbe dovuto chiamare "dalla Parte di Topper Harley"
31.12.13
Anni collaterali
È da qualche giorno che una vocina mi segue e continua a ripetermi: ma fallo il post di fine anno dai, fai la classifica, alla gente piace la classifica, si lavora e si fatica per la panza e la classifica...
A me le classifiche fanno lo stesso effetto della kryptonite per Batman: non me ne frega un cazzo!
Sarà che mi chiamano il Protagora dell'alto polesine, sarà che il relativismo ce l'ho proprio nel sangue
ma della classifica proprio non mi fido. Cioè, non nutro molta fiducia nei miei di gusti, figuriamoci in quelli degli altri.
Comunque, visto che ormai l'argomento l'ho introdotto, facciamo il riassunto di questo 2013 così almeno ce lo togliamo definitivamente dalle palle.
(oh, sia ben chiaro che io non ho nulla contro gli anni, per me 2013 o 1340 o 2659 pari sono. Che tu sia bisestile, centuriato, sabbatico, domini per me è uguale, non faccio discriminazioni. Però il 2013 è stato un anno di merda! Non mi metterò qui a dare spiegazioni sul perché, ma lui lo sa bene: tu, 2013 sei a conoscenza di ciò che hai fatto, è comodo adesso dire oh, è il 31, è il mio ultimo giorno, se hai delle lamentele falle al 2014... tu sai cosa hai fatto!)
Allora, quest'anno niente premi, podii, corone d'alloro, miss in bikini e polente col gulash: solo una frasettina veloce, due parole tanto per...
Miglior fumetto del 2013 (graphic novel, fumanzo, libro a fumetti, roba che trovi alla feltrinelli): Unastoria di Gipi.
Miglior fumetto del 2013 (serie regolare: bonelli, bonellide, formato tipo quelli, roba che trovi in edicola e che esce periodicamente): Lilith n. 10 Cuore di tenebre
Miglior fumetto del 2013 (miniserie: bonelli, bonellide, formato tipo quelli, roba che trovi in edicola con un numero di uscite prestabilite): Long Wei
Miglior fumetto del 2013 (bonelli, bonellide, formato tipo quelli, roba che trovi in edicola in Italia ma fatto all'estero): Y, l'ultimo uomo
Miglior fumetto del 2013 (saga all'interno di: bonelli, bonellide, formato tipo quelli, roba che trovi in edicola): Rat-Man la saga semi-finale
Miglior fumetto del 2013 (che non si è capito dove è uscito): Tuta Teschio di Ratigher
Miglior fumetto del 2013 che devo ancora finire di leggere: Il Nao di Brown
Miglior fumetto del 2013 con protagonista un indagatore dell'incubo londinese con una camicia rossa, un maggiolone scassato e un assistente che assomiglia a Groucho Marx: Chuck Norris karate kommandos
Miglior serie tv conclusa nel 2013: Breaking Bad
Miglior serie tv iniziata nel 2013: Master of Sex
Miglior serie tv in corso nel 2013: The Newsroom
Serie che riprenderanno nel 2014 e che spaccheranno il culo a tutti: Shameless, Sherlock
Miglior lettura del 2013: questa
Miglior pizza coi peperoni del 2013: Quattro formaggi, tonno, peperoni
Miglior pizza senza peperoni del 2013: Salsiccia, patate al forno, grana
Film trasmesso più frequentemente nel 2013: Slevin - patto criminale
Miglior battuta del 2013: Mio cugino sa un colpo segreto ma non può fartelo perché è segreto
Miglior ricetta del 2013: involtini di melanzane e pancetta affumicata con asiago
Miglior biscotto del 2013: Gran Cereale croccante
Miglior trasmissione di Gordon Ramsay del 2013: Masterchef USA
Miglior té del 2013: Estathé al limone
Miglior micia di casa 2013: la Yuleimi
Miglior gelato che non fanno più nel 2013: Winner Taco
Miglior giorno del 2013: 01 gennaio 2014
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30.12.13
Luganega addio!
Eccoci, ci siamo, è arrivato! Da stamattina è daoggimimettoadieta.
Non che io ne abbia bisogno eh, che se proprio dovessi trovarmi un difetto non sarebbe di sicuro il peso ma più probabilmente il numero. Cioè, se invece di essere uno fossi distribuito su due allora non avrei nessun problema di linea.
Ora, non voglio ovviamente ergere un disturbo dissociativo della personalità come scusante per un evidente sovrappeso, ma d'altrocanto non si può non far notare come spesso le nostre percezioni si facciano inevitabilmente distrarre dai parametri con cui valutiamo tale grassezza. In base a quale termine di raffronto pesiamo troppo e non siamo soltanto troppo bassi? Cioè, perché dev'essere il peso forma e non l'altezza forma? O il numero forma, o la massa planetaria forma, o il modello di riferimento forma? O la curvatura della luce forma...
Insomma, si potrebbe anche andare avanti.
Fatto sta che questo è il mondo e questi sono i parametri. Quindi il primo lunedì dopo Natale è universalmente riconosciuto come daoggimimettoadieta (DOMMAD).
Quando ho iniziato a scrivere questo post pensavo di fare un po' il coglione inventandomi qualche dieta strana, tipo la dieta del pompino o la dieta delle quattro L (limone, limulo, loto e lotta greco-romana), o la dieta della corteccia di alloro, o addirittura la famosa dieta del paradosso temporale. Ah, mi sarebbe piaciuto anche descrivere minuziosamente le quattro fasi della ormai desueta ma efficace dieta a colori del nutrizionista estone Pyotr Nikolaevich Zonin: beige (purificazione), carminio (desalinizzazione), bistrò (idropolimerizzazione), ecru (purificazione zonale).
ecru |
Però poi mi sono detto, ma di diete strane ce ne saranno comunque: perché inventarsele quando qualche
Quindi mi sono messo a scartabellare la rete e a leggermi i principi fondamentali della dieta paleolitica (che si propone di nutrirsi come i primi uomini, ma senza mammuth) o i dettami della dieta della bibbia (che vabbé, segue i precetti biblici in fatto di scelta dei cibi e vi permette anche di sposare la schiava della donna che avete stuprato). Poi c'è la dieta di Horace Fletcher che prevede di masticare ogni boccone 32 volte mantenendo la testa inclinata in avanti e poi ingurgitarlo inclinando la testa all’indietro.
Ah, e che dire del bretharianesimo che propone di annullare la necessità di mangiare o bere, assorbendo i principali nutrienti attraverso la forza vitale chegli alimenti ci trasmettono. (hai fame? no, ho guardato un kinder bueno prima di uscire - Stamattina ho fissato per sbaglio una confezione di fiesta, mi sono rovinato il pranzo...)
Ultime ma non ultime ci sono la dieta del cavolo (che a discapito del nome... niente, pareva divertente dirlo), la dieta della tenia, la dieta della vodka, la dieta della banana, la dieta del sonno, la dieta dell'annusare un pompelmo e tante tante tante altre.
(la cosa preoccupante è che non ce n'è nemmeno una che ho inventato io...)
La mia preferita comunque rimane la Dieta di Worms. In particolare quella tenutasi nell'829.
E infatti la domanda che spesso mi pongo è se Carlo il Calvo, che ereditò a soli sei anni i territori germanici precedentemente assegnati al fratello Lotario, fosse già chiamato il Calvo da ragazzino o se 'sta cosa gli è arrivata dopo.
Buon DOMMAD!
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Quei dieci minuti.
A me del natale non interessa. Lo scrivo anche in minuscolo per rendermelo meno interessante.
Non mi interessa fare regali, o almeno non mi interessa farli in quanto natalizi, e men che meno mi interessa riceverli. Anzi, se posso cerco di non riceverne.
(che poi il punto è sempre quello, se mi serve una cosa me la compro, vuoi regalarmi qualcosa? Dammi qualcosa che non si può comprare: un sorriso, uno stare bene, delle foto nuda...)
Comunque il natale è quel giorno che precede il da domani dieta, in cui solitamente guido e generalmente piove. Ci sono i natali da 100 km e quelli da 230 km, quella è una cosa che varia in base agli anni.
Le cose che invece rimangono sempre quelle sono due.
Una è il pasticcio. Nel resto del mondo, quel territorio barbaro che stringe le sue maglie attorno a questo sprazzo di civiltà, il pasticcio lo chiamano lasagne. Come se le lasagne non fossero un'altra cosa ancora.
Fatto sta che qui è pasticcio invece.
La seconda cosa sono i dieci minuti in cui riaccompagno a casa mio nonno.
Mio nonno ha 93 anni quasi ed è sempre più rannicchiato in sé stesso, accartocciato come quelle foglie che invecchiano attaccate ai rami e non ce l'hanno proprio il pensiero di scivolare giù.
Ecco, mio nonno durante l'anno mi racconta sempre le stesse cose ma in quei dieci minuti la sera di natale, dopo essersi addormentato sul divano per un po', dopo aver speso un quarto d'ora per intabarrarsi come se avesse dovuto scendere dal modulo lunare dell'Apollo 11, ecco, in quei dieci minuti di curve e strada ghiacciata mio nonno pesca sempre da un angolo differente della memoria, come quei congegni a tempo che si attivano solo in un determinato giorno.
Mio nonno affossato sul sedile della macchina, pare incollato al sedile come se al posto della cintura di sicurezza ci fosse un pezzo di scotch, parla della crisi, di come si sta. E si lamenta di quelli che si lamentano scrivendo dal loro smartphone, che quando si è sposato lui l'unico telefono era a 10 km.
Poi mi guarda, gli occhi dello stesso azzurro del cielo stanco dietro di lui, mi guarda e biascica il suo dialetto appoggiandosi al bastone, anche in macchina.
I se copa parché ghe xé la crisi. La jente se ga sempre copà, anca ai me tempi, ma cosa serve coparse par la crisi? E noaltri che ghemo visto la miseria, cosa ghevimo da fare? Da coparse tuti?
Io guido assorto, arrivo a destinazione rendendomi conto di non aver mai pensato alla strada, di essere andato col pilota automatico mentre gli occhi e la testa erano altrove.
Gli sgancio la cintura, che ogni volta tenta di uscire senza averlo fatto e si ritrova appeso come una marionetta, e lo accompagno nel silenzio di quella casa vuota.
Lui si siede a tavola, apre il giornale e inizia a raccontarmi una delle solite storie, quelle di tutto l'anno.
E per quei dieci minuti tocca aspettare l'anno prossimo, ormai.
25.12.13
E Buon Natale...
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23.12.13
Maya più (semicitazione dal Corvo di E.A.P)
Ieri mattina. Supermercato sotto casa.
Giuro!
Dovrei anche scriverci un post, ma cosa volete che scriva?
Ho trentasette anni, certe volte mi manca proprio la forza per affrontarlo a muso duro 'sto mondo.
Davvero.
La prima cosa che ho fatto è stato tirare fuori il cellulare e guardare la data. L'anno come prima cosa. Nemmeno il giorno o il mese. L'anno.
Che niente niente ero finito in uno di quei varchi spaziodimensionali, capita, esistono davvero. E spesso sono distribuiti in maniera così precisa che manco te ne accorgi di aver scavallato di qualche lustro.
(ma tipo che entri in bagno, pisci nel 2050, ti lavi le mani nel 1930 e te ne ritorni nella tua epoca senza nemmeno renderti conto).
Comunque ho guardato l'anno e ho ripensato ai Maya. Sì.
Abbiamo passato mesi trepidanti a chiederci 'e se avessero avuto ragione i Maya?'. E da allora, da quel fatidico 21 dicembre 2012 non possiamo fare altro che domandarci 'perché non hanno avuto ragione i Maya?', dove abbiamo sbagliato, come potevamo aiutarli?
Forse abbiamo solo sbagliato varco.
Come quelli della ZTL solo che qui la multa è molto più salata: la sanzione è vivere...
La vita è così. La vita è come quando stai camminando in un parcheggio e quello stronzo che sta uscendo con la macchina in retro non ti vede, e allora devi battergli sul deflettore e urlargli quel che si merita, che i pedoni hanno la precedenza. Ecco. Ah, e la vita è anche quando stai uscendo con la macchina in retro da un parcheggio e quegli stronzi a piedi continuano a passarti dietro, si infilano nel pertugio più angusto rischiando di rimanere schiacciati, pur di non fermarsi. 'sti stronzi. E tu gli urli.
È questo la vita. È essere l'omino nella macchina e l'omino che cammina nel parcheggio. Contemporaneamente.
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22.12.13
I Venerdì del mistero: Speciale Natale.
Questa puntata dei Venerdì del mistero sarà, per ovvie ragioni, dedicata interamente al Natale.
(le ovvie ragioni sono che è davvero un mistero 'sta cosa che ogni anno si inizia sempre prima con addobbi e chincaglierie varie, che quest'anno c'erano ancora i ragazzini che giravano vestiti da zombi e già spuntavano le prime ghirlande. Insomma, per il Natale vale la precessione degli equinozi? Ogni cinque anni dovremo tirarlo indietro di un giorno? E quando supereremo i nove mesi che accadrà? Può un bambino nascere prima di essere stato concepito? Insomma, come vedete sono tante le domande ancora senza risposta, che riguardano il Natale).
Lo so, le trasmissioni di misteri che fanno in questo periodo sono tutte lì a smaronarvi sul fatto che prima di Gesù c'è stata una fracca di gente fatalmente partorita da una vergine il 25 dicembre.
Sentirete parlare di Horus che coi suoi dodici discepoli se ne andava in giro a far miracoli nell'Egitto di 5000 anni fa.
O di Attis, divinità Frigia sepolta in una tomba e dopo tre giorni risorta.
O di Krishna dell’India con una stella dell’est che segnalava il suo arrivo.
E il dio greco Dionisio della Grecia, che trasformava l'acqua in vino.
Oppure il persiano Mitra, anch'egli come gli altri nato da una vergine il 25 dicembre, autore di miracoli assieme ai suoi 12 discepoli, morto e dopo tre giorni risorto.
Tutte robe da Zeitgeist : the Movie che qui non troveranno spazio.
(Che poi, basta guardare su wikipedia per scoprire che di quelli lì il 25 dicembre non è nato nessuno.
).
E non vi annoierò con i culti del Sol Invictus, Eliogabalo, Aîon, i Romani e 'sto sole che dal solstizio d'inverno se ne rimane lì fermo in cielo per qualche giorno, fino a riprendere il suo moto il 25 di dicembre. Molto evocativo ma assolutamente inutile ai fini della nostra ricerca.
Naturalmente potrei parlarvi di tutte quelle ipotesi sulla cometa.
Cioè, una cometa entra nell'atmosfera terrestre e si posa su una mangiatoia? Fosse successo davvero ci sarebbe ancora un cratere grande come il Tagikistan, e invece no.
Negli anni molte sono state le teorie, ma tutte portavano allo stesso risultato: un bambino alieno precipita sulla terra e manifesta poteri straordinari.
Insomma, la storia pullula di casi del genere.
Perché per gesù dovrebbe essere diverso?
Comunque non è nemmeno questo il mistero di cui si parlerà oggi.
Né tantomeno sarà quella cosa della vergine che partorisce. Anche perché è proprio di questi giorni la notizia che l'1% delle donne incinte negli USA dice di essere vergine.
E dato che ogni giorno nascono circa 350.000 bambini, beh, la conta delle potenziali divinità si allunga quotidianamente.
E comunque, non scopi, sei vergine, partorisci in un cesso di grotta, tuo marito non ti tocca, tuo figlio fa il cazzo che gli pare e muore anche prima di te: poi ci si stupisce che le statue della Madonna siano sempre lì a piangere sangue. Vorrei vedere voi...
Ma non divaghiamo, si parla del mistero del Natale.
Ecco, credo che tutti almeno una volta nella vita si saranno chiesti come mai a Natale si riesce a mangiare così tanto. Sì, insomma, ci sono famiglie che iniziano con gli antipasti alle 11.30 e alle 15 son lì che decidono se portare in tavola il secondo o assaggiare anche quelle crespelle al salmone che avevano fatto di scorta che non si sa mai...
Dunque: perché a natale si riesce a mangiare così tanto?
Beh, per darci una risposta ci viene in aiuto la fisica: durante il periodo invernale infatti il nostro corpo viene spesso esposto a temperature che sfiorano gli zero gradi centigradi. In particolare, quando ci rechiamo presso l'abitazione deputata al cenone di Natale capita che la stanza adibita al deposito delle innumerevoli giacche e cappotti sia spesso un atrio esposto alle interperie esterne o al limite una stanza non riscaldata. Succede quindi che quando ci togliamo il cappotto il nostro stomaco si adegua immediatamente alla bassa temperatura diminuendo il proprio volume.
Appena però entriamo nella stanza dove nonne e zie stanno cucinando dal giorno prima, con tutti e quattro i fuochi del fornello e il forno acceso da almeno 24 ore, riceviamo uno shock termico che investe il nostro corpo e che in particolare produce una dilatazione improvvisa dello stomaco, essendo esso posto nella parte centrale della nostra figura e quindi naturalmente più ricettivo e soggetto all'azione di agenti esterni.
Tale dilatazione cubica di tipo termico, a livello atomico, si spiega con la variazione dell'oscillazione degli atomi attorno a un punto di equilibrio, che normalmente viene identificato con la lunghezza di legame. In realtà l'oscillazione non è simmetrica, ma è maggiore nel senso dell'allontanamento dal punto di equilibrio. A livello macroscopico ciò si traduce in un aumento del volume del sistema digerente con l'aumento della temperatura.
In particolare nella dilatazione cubica, l'aumento del volume è direttamente proporzionale al volume iniziale e all'incremento di temperatura .
è il volume a temperatura di 0 °C, tuttavia, nel caso di un volume iniziale a temperatura t diversa da zero, l`errore che si commette è trascurabile.
Il volume finale si trova aggiungendo al volume iniziale la dilatazione avvenuta.
- (fonte wikipedia)
Ecco spiegato come mai durante le feste si riesce a ingurgitare quantità di cibo pari al consumo medio di un piccolo stato africano, e com'è possibile che la pastiera della zia Assunta riesca a trovare spazio incuneandosi anche con la seconda fetta nonostante il vostro cervello vi stia spedendo segnali di sazietà già da alcune ore (più o meno dal terzo bis di primi).
Altri ancora sarebbero i misteri del Natale, se volete chiedeteli pure, ma per ora diciamo che mi sono rotto le palle. (palle, natale, albero... ahahahah... Da quando è morto Carlin devo farle tutte io 'ste battute!)
Bene. Anche per oggi il mio dovere l'ho fatto!
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