In questi giorni di furibonda campagna elettorale, mi è presa la malaugurata idea di interessarmi di quanto sta succedendo nell'internet, e in particolar modo sui social.
Non che ci siano fenomeni tanto differenti dai soliti, è che in questi giorni sono inevitabilmente più evidenti e insopportabilmente esponenziali.
Comunque il fenomeno tipico di queste settimane è la condivisione di foto o video con frasettine a effetto, velate intimidazioni, accorati sursum corda e incuriosite indignazioni da umarell.
Quello che un po' contraddistingue tutti questi contenuti multimediali è l'immancabile cerchietto rosso per evidenziare questa o quella vergogna, ingiustizia, nefandezza o virtuosità, a seconda del contesto.
La cosa più rilevante però è che nella maggior parte dei casi all'interno di quel circolo scarlatto non c'è nulla di importante. Anzi, a volte non c'è proprio nulla in assoluto.
Però, e questa è una cosa di cui i telegiornali non ne parlano, basta mettere un cazzo di circoletto rosso perché le parole che andiamo a scriverci di fianco diventino inoppugnabilmente vere.
Cioè, il concetto di fact checking crolla miseramente di fronte alla potenza evocativa di un semplice giro di mouse con paint.
E vi assicuro che funziona! Se poi aggiungiamo che ormai la condivisione di un video prescinde addirittura dalla visione dello stesso, e si limita a basarsi sul titolo o meglio ancora sul suo originante, beh, la frittata dell'internet è fatta.
Quindi, dato che non ho assolutamente voglia di addentrarmi nei contenuti o nelle discussioni politiche, io mi stavo chiedendo: ma cosa sarebbe successo se Gesù avesse avuto lo stesso ufficio stampa di Beppe
Ecco.
Va bene il vino per tutti, d'accordo, ma siamo sicuri che alle Nozze di Cana tutti quei servitori non fossero poi pagati in nero? E gli apostoli quanto dichiaravano al fisco?
RispondiEliminaTUTTI A CANAAA!!!!1!!!1
EliminaCACCEREMO VIA I MERKANTI DAL TEMPIO!! SVEGLIA!!!!
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