28.3.12

Che confusione! (L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello non parla di baratto)


Cercavo di raccattare qualcosa su cui scrivere, ma l'internet ultimamente non mi dà soddisfazioni.
Repubblica.it sembra aver fatto voto di castità in quanto a cazzate, facebook è diventato un covo di gattini, la mail non la apro neanche più...

C'era una mezza idea di riprendere un post che ho letto, per per discernere di DIY.
DIY dai. Do It Yourself.
Son quelle robe che dicono che siamo bravi anche ad arrangiarci e che ci sono un casino di modi per riuscire a soddisfare da soli le nostre esigenze.
(Chi ha interpretato maliziosamente questa frase alzi la mano. L'altra mano!)

Comunque,quando sento parlare di questo argomento penso sempre che di quel che sappiamo fare avremo sempre un surplus, un eccesso che conviene scambiare con il surplus di qualcun altro che sa fare qualcosa che noi non sappiamo. Sì, il baratto insomma. (Ecco, baratto è una parola che se aprite i dizionari etimologici non si capisce proprio da dove derivi).
Non che adesso non esista, è che barattare i miei 1 euro e 39 con una bottiglia di Estathè dell'Auchan, non credo che possa essere considerato alla stessa stregua. (Anche se ne vale la pena).

Se nomini baratto mi viene sempre in mente il tizio della graffetta rossa.
Adesso gli apparecchi li fanno più piccoli...

Presente? Quello che è partito barattando una graffetta rossa con una penna orrenda forma di pesce ed è arrivato ad avere una casa in affitto per un anno. Questo qui.

Ecco, narra la leggenda che il tizio canadese (esiste il Canada, ho controllato su Google Maps) abbia scambiato la graffetta con una penna orrenda, poi la penna con una maniglia orrida, poi la maniglia con un orripilante barbeque, e via dicendo passando per un pomeriggio con Alice Cooper, un contratto discografico, una parte in un film. Vabbé, avete capito: dopo un po' di tempo che questo cazzeggiava su internet a scambiare cose inutili con cose inservibili è stato notato da qualche sponsor e tutto è andato in vacca. Alla faccia dell'esempio edificante.

Ben più emblematico il caso del curmano Jep Dalai, che sull'onda dell'entusiasmo decise di seguire il percorso inverso. Tramite dei messaggi lasciati sulle porte degli autogrill scambiò dapprima la sua casa con un'autocisterna, poi un pascolo con 200 mucche, poi 20 bancali di telefonini e via dicendo, fino ad arrivare allo scambio finale: un cd dei Ricchi e Poveri scambiato con la famosa graffetta rossa già citata in precedenza. (O quantomeno lui pensava fosse quella originale, in realtà si trattava di un falso fatto, ironia della sorte, in Curmania).

Quindi, anche oggi abbiamo imparato una lezione.
Una lezione che ci insegna che bisogna farsi le cose da soli, bisogna usare una graffetta, la Curmania non esiste.
L'unione di queste tre cose, mi sembra addirittura superfluo dirlo, porta a questo
non è uno scherzo, esiste!
Di MacGyver parleremo in separata sede, ché merita un approfondimento.

Detto ciò, stavo scrivendo il post su quel che ho scritto qui sopra e mi arriva questo:


Allora, io sono un programmatore e quindi anche se non me ne fosse importato nulla mi sarei sentito comunque costretto a ragionarci su.
Quello che ne ho dedotto è:
- è vero che il problema impegna il bambino per 5 minuti, ma non è scritto che il bambino lo risolve. Infatti dopo 5 minuti si rompe i coglioni e se ne va.
- un programmatore ci mette 1 minuto a risolverlo e 59 minuti per cercare una soluzione alternativa che dev'esserci per forza un altro modo di risolverlo
- un'ora si scrive con l'apostrofo, la d eufonica meglio usarla solo in presenza della stessa vocale
- se uno non è una persona di cultura come fa a scoprire da solo quanto ci mette una persona di cultura?
- sono ancora convinto che si possa tirare fuori una soluzione alternativa
- la Curmania non esiste
- MacGyver avrebbe usato una graffetta per trovare una soluzione alternativa (MacGyver sa dov'è la Curmania)

Fine post (per i precisini).

Ah, la soluzione è qui!

2 commenti:

  1. Non m'aspettavo nulla di meno da te. Nulla.
    http://www.etimo.it/?cmd=id&id=11756&md=51b16cd81f0ac0fdb360ecf4e51ebd10

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  2. io mi aspettavo peggio, invece ^_^

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...