4.11.14

Grazie di non esistere


Scrivo un post al giorno da diversi anni ormai.
Non li pubblico.
Per questo il conto non torna.

Non lo sto scrivendo per dire che sono un figo, no, anzi, scrivere è quasi sempre una colpa più che un vanto. Almeno per me.
È solo che, quando vedo il blog non aggiornato per più di una settimana, mi chiedo com'è andata a finire poi con me, con quella dedizione al perdersi, con i libri sfogliati e lasciati lì, con le frasi interrotte sul crepaccio di una virgola, con quell'ambizione al vuoto.

Fino a qualche mese fa scrivevo sul divano, in un posto perfetto, un "cucio" si direbbe in veneto, un angolo ideale in cui mi sentivo sospeso attaccato a dei fili, come i pazienti in coma di qualche film di fantascienza anni '80.
Ora non ho più quel divano lì, Milano è crudele sotto questo aspetto, e ho ricominciato a scrivere a caso come quando avevo quindic'anni.

A caso è da intendersi come dove capita, che poi anche l'altro a caso andrebbe bene. Scrivo le poesie finte di Gianni Rodari, rido e poi le cancello. Scrivo l'elenco delle parole venete che vorrei salvare, quelle che mi mancano, che non sento più dire da anni, tipo "incoconare". Cerco di ricordarmi chi me le ha dette l'ultima volta. Scrivo titoli di cose che non sarei proprio capace di scrivere, come fossero promemoria di quel che non sono. 

Tutto quel che non c'è qui non esiste, non serve qui e quindi non esiste. È importante che non ci sia.

Autunno di Gianni Rodari

La formica non sta ferma un giorno
che domani comincia l'inverno
"questa volta arriva l'inferno"
si ripete guardandosi intorno.

La cicala riposa supina
ogni tanto si gira e frinisce,
guarda l'altra però non capisce
l'affannarsi della sua vicina.

"Io, ti vedo cicala sei triste
dello smartphone tu c'hai la febbre,
ti fai foto da maggio a settembre
e ti trovi ora senza provviste."

"Mi fò foto perché sono figa
 poi le vendo a cimici e mosche,
 faccio i soldi con quelle più losche
 e son triste perché ho finito i giga!"

"Già straripa però la mia cesta,
  ché a ogni selfie mi danno cibarie
  son stupenda (non per darmi arie).
 Questo inverno per me sarà festa!

Questo insegna l'autunno con gioia
che non serve tu abbia talenti,
per non farti mancar gli alimenti
basta solo tu faccia la troia!

P.s. Sì, son appena tornato da Lucca. Per i prossimi giorni vi romperò il cazzo coi fumetti.




1 commento:

  1. Coma profondo (1978) , diretto da Michael Crichton: visto.
    Cronache da Lucca (2014) , a cura di Mauro Ferretto: in attesa di lettura. Quindi noi ci si prepara a farci fumettisticamente rompere il cazzo da voi (ma sì, ti do anch'io del voi)...

    RispondiElimina

È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...